Sessualità e medici di famiglia
Sembra che finalmente il medico di famiglia sia destinato, pure lui, ad interessarsi, in modo continuativo e mirato, della vita sessuale dei propri assistiti.
Queste sembrano essere infatti le nuove indicazioni previste dalla Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) che ha deciso di promuovere Corsi specifici di Formazione per i suoi iscritti per aumentare non solo la sensibilità e conoscenza su queste particolari e specifiche tematiche, considerate fino a pochi anni fa come secondarie e non importanti per il benessere di un uomo, ma, come ha precisato il collega Giacomo Milillo, segretario generale della FIMMG, anche “per capire come aiutare il paziente ad aprirsi su un tema che per molti è ancora un tabù”.
Si è deciso così di introdurre per la prima volta, nei check-up ambulatoriali, anche il tema dei “disturbi legati alla sessualità” utilizzando a questo proposito, nella normale routine dei vari controlli di medicina generale, questionari specifici, capaci di chiarire o no la presenza di eventuali problemi nella sfera sessuale degli assistiti, che quotidianamente si rivolgono ai medici di medicina generale e che vengono regolarmente monitorati per le più disparate patologie.
Così si indagherà per i propri assistiti non solo se il colesterolo, gli zuccheri o la pressione sanguigna sono aumentati ma anche se questi eventuali problemi clinici sono correlati o sono stati capaci di determinare, ad esempio, una disfunzione a livello della loro normale vita sessuale, senza più falsi pudori od inutili vergogne.
Sarà molto interessante valutare se gli assistiti e soprattutto i nostri colleghi di medicina generale, per altro già oberati da numerosi e vari problemi clinici e burocratici, saranno insieme capaci di affrontare anche queste tematiche cliniche complesse, sia per i loro risvolti organici che per le loro numerose implicanze psicologiche.
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