Eiaculazione precoce nella coppia: la donna
Non sempre al primo posto tra le urgenze della coppia troviamo la disfunzione erettile.
Spesso il disagio maggiore è nelle conseguenze subite dalla relazione a causa della precocità.
La coppia è un sistema, un sistema è dinamico per definizione. Nella coppia, in quanto sistema dinamico, gli elementi si influenzano vicendevolmente. La relazione è proprio il luogo d’intersezione tra disagio individuale e disagio di coppia.
Il sintomo sessuologico è il modo per comunicare al partner questo disagio. Perché il sesso è uno dei principali modi di sperimentare la relazione. Ed è il primo canale a non funzionare quando non funziona la relazione. L’eiaculazione precoce, nello specifico diviene l’unico modo possibile per dire : ci sono snche io, o faccio come mi pare, o, più semplicemente , a letto comando io.
Quello che arriva però al sessuologo è il dopo sintomo.
Ed è come se, fatto il danno, la marachella, il misfatto, nessuno ricordasse più perché l’aveva fatto.
Per l’uomo, dopo, c’è senso di frustrazione, per l’incapacità di accompagnare la sua donna all’orgasmo, c’è ansia da prestazione legata alla paura che il sintomo si ripresenti in ogni rapporto dopo essersi presentato qualche volta, c’è tendenza alla svalutazione, difficoltà a gestire eventuali avances della partner, tendenza ad evitare rapporti sessuali o anche solo coccole, petting e preliminari.
Difficoltà ad avvicinare o solo a conoscere altre donne, paura di fidarsi, di sé, degli altri.
Nella donna c’è, all’inizio, incapacità nel riconoscere il disagio del partner come un problema . Per qualcuna c’è addirittura un forte sentimento di soddisfazione: “se arriva subito all’orgasmo è perché mi desidera tanto”, “Mio marito non riesce neanche a guardarmi mentre mi svesto che….”
Ebbene sí, la donna dell’eiaculatore precoce è una che si ipervaluta. E’ infantile e narcisista al limiti del patologico ma molto rigida e direttiva.
Dopo qualche tempo, ma le donne sono un diesel, spesso ci vogliono anni, la soddisfazione cede il posto allo svilimento, alla frustrazione, alla delusione verso quel partner che in qualche modo ha barato ! non eccitatissimo ma imbranato, infantile, quasi… quasi… impotente. Nel senso di senza forza …di andare avanti, di continuare…di trattenersi. E forse è questa la verità.
L’uomo che soffre di eiaculazione precoce spesso non può più trattenersi… E la sessualità, e con essa la eiaculazione precoce, diventano un pretesto, un alibi per poter esprimere tutta la propria rabbia verso una partner percepita come esigente, umiliante, giudicante. Una parte di cui inconsciamente non ci si fida più, a cui non si riesce più ad “affidarsi”, da cui, per dirla in breve, si scappa! E di corsa pure.
Per questo, anche per questo, l’eiaculazione precoce non è un sintomo dell’individuo ma della coppia e della relazione. Per questo, in sessuologia, spesso, il soggetto portatore del sintomo è considerato malato, ma il malato sa che il virus è nella partner.