L’ipertrofia prostatica può cambiare le caratteristiche del liquido seminale?

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

 E’ forse un concetto  scontato il fatto che la patologia prostatica si ripercuote sulle caratteristiche del liquido seminale, poiché quest’ultimo è composto in buona percentuale proprio dal liquido prostatico.

Ma quali sono gli elementi che vengono modificati?

Dalla revisione sistematica della letteratura scientifica si evince che le variazioni qualitative e quantitative dell’eiaculato nell’IPB riguardano principalmente il liquido prostatico. Sembra che il citrato e lo zinco siano gli elementi maggiormente modificati.

Lo zinco sembra essere quasi raddoppiato nei pazienti affetti da IPB , mentre è sicuramente ridotto nelle prostatiti e nell’adenocarcinoma.

Al contrario il citrato normalmente prodotto in grandi quantità dalle cellule prostatiche in condizioni di normalità, risulta significativamente ridotto nei pazienti affetti da IPB , probabilmente proprio per il processo di proliferazione della parte centrale della ghiandola che non è in grado di produrre il citrato.

Ci sono poi altre modificazioni forse più collegate ai fenomeni infiammatori che alle modificazioni istologiche. Ricordiamo un aumento del rapporto LDH-5/LDH-1 e un aumento della frazione C3 del complemento.

Inoltre nel 36/70 % dei pazienti affetti da IPB è presente una riduzione o assenza dell’eiaculato , la cui eziopatogenesi non è ancora ben chiara. ( compressione dei dotti eiaculatori ? )

Data pubblicazione: 10 febbraio 2014

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