Gestire l'eiaculazione secondo il modello orientale
Esistono tre concetti fondamentali che distinguono il Tao dell'Amore dagli altri studi sul sesso:
- Il primo concetto è che un uomo deve imparare a determinare l'intervallo dell'eiaculazione appropriato alla sua età ed alle sue condizioni fisiche. Ciò lo rafforzerà, ponendolo in grado di fare l'amore ogni volta ch'egli e la sua partner lo desidereranno, e di continuare a farlo tanto a lungo (o di ricominciare tanto spesso) quanto è necessario alla sua compagna per raggiungere una soddisfazione completa.
- Il secondo concetto implica una rivoluzione nel pensiero occidentale riguardo al sesso. Infatti, gli antichi cinesi credevano che l'eiaculazione - e in special modo l'eiaculazione incontrollata - non fosse il momento più estatico per il maschio. Una volta compreso ciò, un uomo può scoprire nel sesso altre gioie, più deliziose, il che, naturalmente, gli renderà più facile controllare l'emissione del seme.
- Il terzo concetto - molto importante da un diverso punto di vista - è l'importanza della soddisfazione femminile.
Questo principio è già stato pubblicizzato nel pensiero occidentale dall'opera di Kinsey ed altri sessuologi. In questi ultimi anni, poi, i loro risultati hanno ricevuto una divulgazione ancora maggiore a opera dei vari Movimenti Femministi e la loro validità non è più seriamente messa in questione.Ora, questi tre concetti costituiscono la base dell'antica filosofia cinese sull'amore. Essi non solo hanno permesso agli uomini ed alle donne di avere rapporti sessuali tanto spesso e tanto a lungo quanto lo desideravano, ma hanno anche dato all'antica Cina una grande naturalezza e libertà sessuali, fiorite per tutto il tempo in cui il taoismo è rimasto dominante. I taoisti credevano che l'armonia sessuale ponesse in comunione con la forza infinita della natura, la quale, a loro avviso, aveva anch'essa soprannomi sessuali. Così per esempio, la Terra era la femmina, o elemento Yin, e il Cielo era il maschio, o elemento Yang. Dalla loro interazione derivava la totalità. Per estensione, anche l'unione di un uomo e di una donna creava un'unità. E un'unità non meno importante dell'altra. Con ogni probabilità, è stato grazie al considerare l'atto sessuale come parte dell'ordine della natura, mai associato con un senso di peccato o di colpa morale, unito alla quasi completa mancanza di repressione, che la vita sessuale degli antichi cinesi è stata, nel suo insieme, notevolmente sana, libera dalle aberrazioni ed anormalità patologiche che troviamo in tante grandi culture antiche.
Per approfondire:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1675-i-controversi-esercizi-di-kegel.html
(R.H. Van Gulik, Sexual Life in Ancient China).