Impotenza sessuale, un problema per tre milioni di italiani

lambertocoppola
Prof. Lamberto Coppola Ginecologo, Andrologo, Sessuologo

Cos’è l’impotenza e quali sono le cause?

L’impotenza sessuale maschile o Disfunzione Erettile spesso dipende da alterazioni organiche interessanti le arterie e nel ben 77% rappresenta il sintomo di temibili malattie quali ipertensione, ictus e diabete. Molto spesso è un vero e proprio campanello di allarme per patologie cardiovascolari come l’infarto, che può verificarsi anche a distanza di 5 - 10 anni.

Fumo di sigaretta, alcolici, droghe e sedentarietà, ma anche alle stesse terapie farmacologiche con psicofarmaci, ormoni, antipertensivi, antiulcera e recentemente alla Finasteride, utilizzata da molti giovani contro la caduta dei capelli possono esserne la causa. Infatti nel 25% dei casi questi farmaci possono essere i veri responsabili del deficit erettile.

Quando invece all'impotenza si associa il calo del desiderio allora bisogna ipotizzare una riduzione dei livelli di testosterone (ipogonadismo) o un aumento della prolattina.

Non dobbiamo poi sottovalutare le lesioni neurologiche. Esse si riscontrano a seguito di interventi chirurgici per tumori della prostata, vescica, retto, traumi spinali, malattia di Parkinson, malattia di Alzheimer, neuropatia periferica: tutti possono essere responsabili della disfunzione erettile in quanto determinano l’interruzione tra i centri nervosi, che controllano l'erezione, e il pene.

Dinanzi a tutte queste problematiche, caricate spesso dall’ ansia da prestazione e dal “timore di non riuscire”, risulta fondamentale il colloquio prima di effettuare sul paziente indagini strumentali per definire la diagnosi.

 

Prima di tutto dobbiamo scoprire la causa …

Qualora si ipotizzi una causa organica è necessario lo studio funzionale della vascolarizzazione arteriosa e venosa del pene mediante l'ecocolordoppler dinamico, dopo puntura intracavernosa di 10 microgrammi di prostaglandine E1.

Specifiche analisi ormonali, come lo studio del pannello del testosterone, la determinazione della prolattina, molto spesso associata nell’uomo ad adenoma ipofisario, e lo studio della malattie metaboliche possono essere molto spesso di supporto per la diagnosi.

Oggi non si deve infine trascurare lo studio dello stress ossidativo e della barriera antiossidante.

La visita andrologica non deve comunque essere mai trascurata, ivi compresa l’esplorazione prostatica supportata dall’ecografia. Molto spesso infatti deficit erettivi possono essere causati da patologie infiammatorie della prostata e da fatti congestizi pelvici (Luts: Lower Urinary Tract Symptoms).

Nei casi dubbi, tra deficit erettile organico o psichico, si ricorre al Rigiscan , strumento in grado di registrare la frequenza e la qualità delle erezioni durante il sonno, per tre notti consecutive: la presenza di erezioni di buona qualità, escludono la causa organica.

 

… e poi curarla.

Il primo consiglio terapeutico è la prescrizione di uno degli inibitori delle fosfodiesterasi 5, e cioè Cialis, Levitra o Viagra, da adattare al singolo caso, anche per dosaggio e modalità di somministrazione.

Il supporto psicosessuologico è necessario soprattutto quando l’ansia aggrava lo stesso problema sessuale, investendo entrambi i componenti della coppia.

Nei casi estremi, e cioè quando il sangue arterioso non raggiunge a sufficienza i corpi cavernosi oppure quando sia presente una lesione neurologica o un eccessivo incurvamento del pene la soluzione può essere chirurgica, vale a dire all'impianto delle protesi peniene. Una nuova protesi idraulica tricomponente, (AMS 700 LGX ) consente oggi il controllo dell'espansione in larghezza, fino al 50% e in lunghezza, per il 20%, riducendo al minimo gli effetti del "pene corto", con elevata soddisfazione della coppia.

A differenza del passato ormai l’impotenza per alcuni soggetti, quelli che si rivolgono alle cure dell’andrologo, non è vissuta più come un tabù o una patologia di cui vergognarsi, da vivere in silenzio come un “sintomo fisiologico dell’invecchiamento”.

 

Il problema

Però c’è un problema: dei tre milioni di soggetti maschi italiani che secondo gli studi soffrono di deficit erettile meno dell’8% - 10% si curano. A parte l’attuale momento di crisi economica, che certamente non va sottovalutato, bisognerebbe colmare questo gap con una corretta comunicazione tra medici e pazienti attraverso mezzi di informazione come ad esempio il nostro di Medicitalia.

 

Data pubblicazione: 03 febbraio 2013

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