Infertilità maschile in continuo aumento, colpa dell'inquinamento e della mancanza di prevenzione
Negli ultimi trent’anni la sterilità maschile è aumentata in modo esponenziale e sono sempre più le coppie che giungono alla nostra osservazione per risolvere problematiche riproduttive dovute all’uomo.
Lo stress ossidativo procurato da situazioni ambientali tossiche, metalli pesanti, inquinamento ambientale ed alimentare, estrogenizzazione delle carni, nonché l’inquinamento voluttuario dato dalle droghe e dal fumo provocano uno stress ossidativo generale che alterano le funzioni riproduttive nel così detto sesso forte.
Inoltre cattive abitudini di vita e sessuali, infezioni ed ipertermie esterne o per varicocele possono creare anomalie riproduttive, della spermatogenesi e, come spesso abbiamo ribadito, rotture di vario grado nel DNA degli spermatozoi, rendendoli infertili, anche se apparentemente e morfologicamente normali.
Viene in aiuto degli uomini infertili la Nutraceutica, vale a dire la terapia attraverso appropriati integratori che migliorando la barriera antiossidante che riducono gli effetti negativi dello stress ossidativo sulle cellule in generale e sugli spermatozoi in particolare.
Ad aggravare il tutto la mancanza di prevenzione, infatti da quando in Italia è stata abolita la visita di leva patologie come il varicocele vengono riconosciute con un ritardo diagnostico di almeno 10 anni.
A ciò si aggiunge l’amara constatazione che non esiste più la medicina scolastica e soprattutto i nostri consultori sono vuoti di professionisti specialisti in andrologia o di medici con comprovata esperienza nel settore.
Questa carenza ha portato all’aumento dell’infertilità maschile con aggravamento della spesa sanitaria, perché le coppie per risolvere il problema molto spesso devono rivolgersi alla fecondazione assistita.
Per saperne di più: https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/2751-la-sterilita-maschile-ormai-e-da-considerarsi-malattia-sociale.html