Il decalogo “Salva Spermatozoi”

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Prof. Lamberto Coppola Ginecologo, Andrologo, Sessuologo

Bisogna tener presente lo spermatozoo è un trasportatore specializzato, la cui funzione è quella di far arrivare il corredo genetico del maschio all’ovocita .

Il DNA nemaspermico è organizzato in modo specifico (maturazione/condensazione) tale da rendere la cromatina nucleare compatta e stabile. Questa organizzazione del DNA non solo permette un impacchettamento molto stretto delle informazioni genetiche dell’uomo che verranno trasferite alla cellula uovo, ma assicura anche che il DNA sia in una forma fisica e chimica tale da consentire lo sviluppo embrionale, grazie ad un facile accesso alle informazioni genetiche paterne.

L’integrità del DNA spermatico gioca quindi un ruolo preponderante nel successo della fertilità maschile. Sembra infatti che il danno al DNA supera la soglia del 20% degli spermatozoi lo sviluppo embrionale e il conseguente esito della gravidanza sono inficiate.

Evidenze cliniche suggeriscono inoltre che un danno al DNA spermatico supera il 30% è deleterio persino per la riuscita delle tecniche di fecondazione assistita.

Inoltre bisogna tenere sempre presente che gli spermatozoi di soggetti infertili possiedono sostanzialmente più DNA danneggiato rispetto ai soggetti fertili.

Situazioni ambientali tossiche, metalli pesanti, inquinamento ambientale, cattive abitudini di vita e sessuali, infezioni ed ipertermie esterne o per varicocele, attraverso lo stress ossidativo, possono creare rotture di vario grado nel DNA degli spermatozoi, rendendoli infertili, anche se apparentemente e morfologicamente normali. Le stesse tecniche di preparazione del liquido seminale se non praticate correttamente possono indurre rotture della cromatina nemaspermica.

 

ECCO IL DECALOGO PER PAZIENTI E MEDICI PER MIGLIORARE L’INTEGRITÀ DEL DNA SPERMATICO:

1. Smettere di fumare ed esporsi a possibili inquinanti estrogenici, come i pesticidi.

2. Eliminare le saune e le abitudini di generare calore sulle gonadi, per esempio lavorare con il computer sulle cosce.

3. Non usare biancheria intima sintetica che aumenta la temperatura scrotale, prediligere sempre quella di cotone.

4. Eliminare patologie come il varicocele o flogosi croniche delle vie seminali, della prostata e nella coppia.

5. Ridurre la quantità di spermatozoi invecchiati nelle vie seminali, aumentando la frequenza dei rapporti sessuali e delle eiaculazioni prima del periodo fecondo della partner.

6. Uso di trattamenti con antiossidanti orali in modo razionale e non empirico per minimizzare lo stress ossidativo. A questo punto deve essere lo specialista a scegliere il GIUSTO nutriente, per il GIUSTO paziente, nel GIUSTO momento e per il GIUSTO tempo.

7. Nelle fecondazioni artificiali utilizzo di spermatozoi testicolari congelati invece di spermatozoi dell’eiaculato o epididimari, per minimizzare quelli con DNA frammentato.

8. Eseguire colture in vitro di spermatozoi congelati recuperati dal testicolo per migliorarne la motilità e ridurre la proporzione di quelli che presentano rotture della singola elica

9. Sistemi ottici ad elevata magnificazione possono essere usati per selezionare gli spermatozoi migliori per la fecondazione (IMSI).

10. Ridurre la forza centrifuga e utilizzare la tecnica di preparazione del liquido seminale per la fecondazione assistita e aggiunta di un medium di lavaggio per gli spermatozoi al seme per inibire la contaminazione batterica e ridurre i Radicali Liberi, i quali inducono danni al DNA.

 

Per approfondire: https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/1990-infertilita-maschile-ecco-il-test-per-studiare-l-anima-degli-spermatozoi.html

Data pubblicazione: 20 gennaio 2013

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