Pene piccolo e ornitorinchi

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

L’ornitorinco è un timido mammifero australiano acquatico col becco ed il pelo, arti palmati, depone uova ed allatta i cuccioli: una via di mezzo fra un mammifero ed un uccello. La femmina è notoriamente dolce, il maschio può essere aggressivo e ha uno sperone velenoso nelle zampe posteriori. Secondo una leggenda degli aborigeni australiani, l'ornitorinco (da loro chiamato boonaburra) sarebbe il frutto di un singolare amore, avvenuto all’alba del mondo tra un'anatra solitaria e un topo d'acqua che la rapì.

A causa delle sue caratteristiche a metà fra uccelli e mammiferi l'ornitorinco viene spesso citato in filosofia, logica e altri contesti simili come metafora di un soggetto che complica le classificazioni.

Su 10.000 ragazzi che si lamentano di avere il pene piccolo, solo 1 (uno) ce lo ha sul serio e si chiama micro fallo ed è una vera e propria patologia genetica-malformativa correggibile chirurgicamente.

Ma parliamo degli altri 9.999 ragazzi che hanno peni assolutamente normali: li possiamo paragonare agli ornitorinchi, senza offesa assolutamente, ma presentano una patologia complicata, anzi, sono complicati. Patologia in assenza di malformazione? Domanda retorica che sorge spontanea.
Certo: patologia, ci stanno male e vanno dal medico o meglio impazzano su internet alla ricerca del rimedio miracoloso, cioè sono timidi come l’animaletto in questione. Cercano una soluzione medica per un problema che non è medico. Sono a mezza strada, come gli ornitorinchi.

E qua il bailamme terapeutico: iniezioni delle più varie sostanze: ialuronico (riassorbito in pochi mesi), grasso sottocutaneo (granulomi a go-go), grasso stabilizzato (anestesia del pene), silicone (estruso), impianti protesici soprafasciali (estrusi), toppe di vena safena (impotenza per tutti), sezione di legamenti (inutile), distanziatori siliconici (il più delle volte estrusi), macchinette tiranti (inutili, decubiti sulla albuginea), pillole magiche (inutili, se tutto va bene).

Che la classe medica fosse affetta da delirio di onnipotenza è ben chiaro e scientificamente stabilito, ma che ci fossero cecità e miopie (la cui natura potrebbe essere oggetto di discussione) lascia abbastanza di stucco.

Ti faccio crescere il pene e vedrai che la timidezza passa”.
Niente di vero: è stabilito scientificamente che migliorare l’aspetto del pene non fa passare la timidezza. Il chè significa che la paura di avere il pene inadeguato racchiude altre paure di inadeguatezze: meglio incolpare un proprio organo che tutto se stessi.

Ed allora il campo è di dominio di psicologi: ma come si fa a mandare uno di questi ragazzi da uno psicologo? E’ dura dirgliela così su due piedi, non si fidano delle parole, divengono aggressivi (l’ornitorinco maschio ha sperone velenoso). Vogliono la prova provata che è solo timidezza.

Ed ecco che c’è bisogno di un altro tipo di ornitorinco: una figura sanitaria che sappia porsi a metà strada fra medico e psicologo poichè deve spostare la patologia ritenuta organica dal paziente alla sua giusta sede che è psicologica. E questo ornitorinco si chiama andrologo.

Eccola qua la prova provata. I timidi sono ansiosi, ed il contenuto di adrenalina del pene degli ansiosi è maggiore del normale, e provoca collasso delle strutture cavernose che alla ecografia si apprezzano come aree iperecogene (bianche) nel contesto del corpo cavernoso (nero), massimamente evidenziabili con iniezione intracavernosa di vasodilatatore.

Ho contato i cold spots per area: e sono più numerosi nei soggetti che hanno paura di averlo piccolo che i soggetti senza questa paura; mostro la differenza ai pazienti con la paura di averlo piccolo e capiscono, si rincuorano ed accettano la terapia psicologica, nella stragrande maggioranza dei casi: 9 casi su 10.

Per pubblicare questi dati ho bisogno di altri ornitorinchi-andrologi, così la casistica è più ampia. Perché ho pubblicato il blog?
Affinchè i pazienti capiscano che si lavora per loro e che non sono abbandonati come pensano di essere.

 

Bibliografia

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Ornithorhynchus_anatinus
  2. Robert M. Pirsig Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta. Traduzione di Delfina Vezzoli gli Adelphi, 1990, 25ª edizione.
  3. Umberto Eco. Kant e l’Ornitorinco, Bolpiani, 1976.
  4. Kalfa N, Fukami M, Philibert P, Audran F, Pienkowski C, Weill J, Pinto G, Manouvrier S, Polak M, Ogata T, Sultan C. Screening of MAMLD1 mutations in 70 children with 46,XY DSD: identification and functional analysis of two new mutations. PLoS One. 2012;7:e32505.
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=augmentation%20phalloplasty
  6. Friedrich MG, Evans D, Noldus J, Huland H. The correction of penile curvature with the Essed-Schroder technique: a long-term follow-up assessing functional aspects and quality of life. BJU Int. 2000; Dec;86(9):1034-8.
  7. Cavallini G, Caracciolo S. Pilot study to determine improvements in subjective penile morphology and personal relationships following a Nesbit plication procedure for men with congenital penile curvature. Asian J Androl. 2008May;10(3):512-9. Epub 2007 Dec 20. PubMed PMID: 18097530.
  8. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?term=penis%2C%20adrenaline
Data pubblicazione: 09 dicembre 2012 Ultimo aggiornamento: 06 febbraio 2015

151 commenti

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#52

Per quanto mi ricordo del mio master in sessuologia le direi che la terapia di coppia non funziona per pene piccolo.
Il rpoblema dell' allungamento: esistono metodi, ma se il paziente è deluso, e non c' è modo di saperlo prima di chirurgia (glielo assicuro), si assiste ad un disatro mentale peggiore dello stato attuale.
Poi ho visto tanti "grassotteli" che gli si faceva fare sport, dimagrivano, e il problema dimensionale spariva.

#53
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Utente 270XXX

Gentilissimo dottore rileggevo il suo articolo sul pene piccolo, ed il commento dell'utente cancellato e la sua risposta, e mi è sorto una curisità, lei afferma che per il pene piccolo non funziona la terpia di coppia quindi in questo caso le dimensioni sono importanti?? Oppure voleva intendere qualcos'altro?
La ringrazio anticipatamente!!
Buona serata!

#54

Meglio sarebbe se il mio ricordo, non la mia affermazione sulla terapia di coppia, badi bene, fosse confortata da qualche psicologo che sicuramente lo farà. Detto questo non funziona, non perchè la donne siano affamate di grandi dimensioni, anzi spesso si spaventano, ma perchè è un po come le catene da neve che non servono per andare sulla sabbia.

#55
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Dr. Giuseppe Santonocito

La terapia di coppia può funzionare ove ci sia un problema di coppia, ma se il problema è individuale la terapia più adatta è semmai quella individuale.

Evidentemente la psicoterapia non può allungare un pene, ma il problema, dal punto di vista psicologico, può non essere il pene piccolo quanto il senso d'inadeguatezza che ne consegue. E l'incapacità a dare piacere alla propria compagna, anche questo importante.

Non è affatto detto che chi cerca di risolvere un difetto fisico per via chirurgica sia per forza dismorfofobico, ma una diagnosi di eventuale dismorfofobia o quadri correlati dovrebbe essere effettuata PRIMA dell'operazione.

L'uomo che si sente inadeguato "a causa" del pene piccolo parte da un assunto non dimostrato: che se avesse un pene più grosso non avrebbe bisogno di altro. Invece, molti dismorfofobici che decidono di operarsi a ogni costo, anche dopo che l'operazione ha avuto successo trovano altri difetti attraverso i quali esprimere la propria inadeguatezza. È come un gioco di scatole cinesi: se ne apre una e dentro ce n'è un'altra, poi ancora un'altra e così via.

In altre parole un conto è il fatto oggettivo (pene piccolo), altra cosa è la percezione soggettiva di come viene vissuta la propria condizione. Se fosse comprovato che un pene piccolo non potesse soddisfare in alcun modo una donna, si potrebbe fermarsi all'aspetto fisico e concludere: "Sì, lei ha il pene piccolo, quindi ha tutto il diritto di sentirsi inadeguato". Ma così non è, dato che la donna può raggiungere un orgasmo sia per stimolazione diretta (clitoridea) che indiretta, attraverso le pareti vaginali. Perciò è chiaro che gli aspetti soggettivi di fiducia in se stessi e competenza in materia di rapporto sessuale sono importanti.

Anche perché, come ricorda il Dr. Cavallini, esistono molti uomini con pene perfettamente normale che si sentono lo stesso inadeguati...


#56
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Dr. Giuseppe Santonocito

La terapia di coppia può funzionare ove ci sia un problema di coppia, ma se il problema è individuale la terapia più adatta è semmai quella individuale.

Evidentemente la psicoterapia non può allungare un pene, ma il problema, dal punto di vista psicologico, può non essere il pene piccolo quanto il senso d'inadeguatezza che ne consegue. E l'incapacità a dare piacere alla propria compagna, anche questo importante.

Non è affatto detto che chi cerca di risolvere un difetto fisico per via chirurgica sia per forza dismorfofobico, ma una diagnosi di eventuale dismorfofobia o quadri correlati dovrebbe essere effettuata PRIMA dell'operazione.

L'uomo che si sente inadeguato "a causa" del pene piccolo parte da un assunto non dimostrato: che se avesse un pene più grosso non avrebbe bisogno di altro. Invece, molti dismorfofobici che decidono di operarsi a ogni costo, anche dopo che l'operazione ha avuto successo trovano altri difetti attraverso i quali esprimere la propria inadeguatezza. È come un gioco di scatole cinesi: se ne apre una e dentro ce n'è un'altra, poi ancora un'altra e così via.

In altre parole un conto è il fatto oggettivo (pene piccolo), altra cosa è la percezione soggettiva di come viene vissuta la propria condizione. Se fosse comprovato che un pene piccolo non potesse soddisfare in alcun modo una donna, si potrebbe fermarsi all'aspetto fisico e concludere: "Sì, lei ha il pene piccolo, quindi ha tutto il diritto di sentirsi inadeguato". Ma così non è, dato che la donna può raggiungere un orgasmo sia per stimolazione diretta (clitoridea) che indiretta, attraverso le pareti vaginali. Perciò è chiaro che gli aspetti soggettivi di fiducia in se stessi e competenza in materia di rapporto sessuale sono importanti.

Anche perché, come ricorda il Dr. Cavallini, esistono molti uomini con pene perfettamente normale che si sentono lo stesso inadeguati...


#57
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Dr. Luca Colapaoli

"...molti dismorfofobici che decidono di operarsi a ogni costo, anche dopo che l'operazione ha avuto successo trovano altri difetti attraverso i quali esprimere la propria inadeguatezza..."

Anche nei siti che "vendono" falloplastiche è scritto ben chiaro che l'allungamento è visibile solo nello stato di flaccidità, mentre in erezione non si garantisce niente.

Quindi l'operazione non può di fatto MAI avere successo...
Quindi un soggetto che

#58
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Utente 270XXX

Gentilissimo dottore Colapaoli, sicuramente l'orgasmo femminile può essere raggiunto in altri modi,e su questo non ci sono dubbi, ma molto spesso questo alle partner non basta, rileggevo la storia dell'utente cancellato il quale afferma di avere un pene di 9 cm in erezione quindi oggettivamente piccolo, di essere altetico, quindi non in sovrappeso e di aver avuto diverse esperienze sessuali finite per le dimensioni, il soggetto da quello che scriveva nella sua storia non si sente inadeguato, ma le partner lo hanno ritenuto tale nonostante magari si impegnasse al meglio, quindi secondo la mia opininone un pene piccolo ed intendo sotto la norma è limitante, forse perchè la maggior parte delle donne ama la penterazione e quelle misure sono poco stimolanti, molte affermano di preferire un pene normale ne troppo grande ne troppo piccolo !!!
una via di mezzo in somma!Poi se si trova una donna un po' diversa dalla massa è un altro discorso ma è veramente difficile,

#59
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Dr. Giuseppe Santonocito

Forse voleva rivolgersi a me, non al Dr. Colapaoli.

>>> ma molto spesso questo alle partner non basta
>>>

Quali partner? Quanti pareri femminili ha ascoltato, in modo equanime, per poterlo affermare?

Non basta ascoltare una sola testimonianza o un thread riportato a caso da qualche forum, per sostenere un argomentazione.

Se il problema è procurarsi una partner, e non vincere il concorso dell'uomo con il pene più grande del mondo, basta cercare a sufficienza.

Se persone con gravi menomazioni fisiche, di ben altro tipo, riescono a trovare partner e a sposarsi, non c'è alcun motivo per cui non possa riuscirci un uomo con un pene di 9 cm.

#60
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Dr. Giuseppe Santonocito

Colapaoli, se "l'operazione non può di fatto MAI avere successo" - lo stai dicendo tu - a maggior ragione l'unica cosa sensata è una verifica diagnostica per accertarsi di non essere di fronte a un caso di dismorfofobia. Ed eventualmente curare quella.

#61

"Evidentemente la psicoterapia non può allungare un pene, ma il problema, dal punto di vista psicologico"
Caro Giuiseppe,
aqpprezzo la tua modestia, ma le cose che mi riportano i pazienti dopo terapioa nalitica ben fatta sono differenti.
E sono di due tipi:
"Non mi interessa nulla delle msure ci sono altrte cose come i sentimenti più importanbti"
"da quando non lo guardo più, mi pare cresciuto".

#62
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Utente 270XXX

Vi ringrazio per le vostre risposte, cercherò di rispondere a tutti, sinceramnte non è frequante trovare le misure che ho mensionato in precedenza, io non parlo per esperienze personali, ma durante il perido universitario ho avuto modo di relazionarmi con diverse ragazze studenti, alcune di loro un po' più aperte hanno sempre affermato che le dimesnioni non sono tutto ma hanno la loro importanza, si sono trovate molto bene con normodotati, ma male con sottodotati, nel senso che con loro non era solo il rigiungimento dell'orgasmo ad essere difficoltoso ma in realtà l'intero amplesso, personalmente uno di questi ragazzi è un mio amico, che è abbstanza al di sotto della media e nonostante le diverse conquiste molto spesso mi raccontava che si rifiutavano, e di questa situazione era stufo, dopo aver frequantato un ventina di donne ed essersi relazionato con loro, al contrario di un altro messo bene il quale era lui a mollare dopo essersi stufato, e le donne lo cercavano comunque.Che poi uno psicologo ti insegni ad accettarti, ci può stare ma la ricerca di una donna che ti accetti è difficile, devono essere troppo forti i sentimenti, e se la storia finisce rinizia il calvario.

#63
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Dr. Giuseppe Santonocito

>>> la ricerca di una donna che ti accetti è difficile
>>>

Può essere difficile anche per un normodotato. I nostri studi sono pieni di normodotati incapaci di trovarsi/tenersi una donna.

>>> se la storia finisce rinizia il calvario
>>>

Questo è un commento sulla mancanza di resilienza, non sul pene piccolo. I nostri studi sono pieni di normodotati disperati/depressi perché non riescono a superare la fine di una storia.

>>> Che poi uno psicologo ti insegni ad accettarti
>>>

Non è obbligatorio, si può vivere lo stesso anche senza accettarsi. È comunque un accettare, di non accettarsi.

#64

Caro Colapoli,
ho visto solo peggiormenti della patologia di personalità dopo chirurgia estetica dei genitale.

#65
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Dr. Giuseppe Santonocito

#61

Caro Giorgio,
È esattamente la mutata percezione da parte del paziente, in casi come quelli che stiamo ipotizzando, a far diventare possibile il trovarsi una donna.

Parafrasando Henry Ford, sia che tu sia convinto di non essere degno di avere una donna, o di esserne degno, avrai sempre ragione.

#66
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Dr. Luca Colapaoli

Caro Cavallini, mi sembra del tutto comprensibile che peggiori il disturbo negli operati: spendono una barca di soldi e si trovano con il pisello di prima, quando va bene con 2-3 in piu' da flaccido,e tante promesse preoperatorie disattese...

#67
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Utente 270XXX

Infatti, dottor colapauli, non credo che se l'inerevento fosse risoluotre quinidi con un guadahno reale di cm in erezione la perosona sia depressa, anzi si sentirebbe molto meglio!!!!
Purtroppo la chirurgia non aiuta un fico secco!!
mi sovviene un altro dubbio, ma chi ha un micropene parlo di 6-7 cm in erezione dove il dottor Cavllini afferma che ha tutto il diritto di essere depresso, al quale vine proposto un intervento chirutgico, per quale motivo?? se cmq non cambia la sua lunguezza?

#69
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Utente 270XXX

Carissimo dottore Santonocito, io ho detto nella mia frase che la ricerca di una donna può essere difficile per un sottodotato, lei ha risposto che può esserelo anche per un normdotato e su questo sono concorde, però nel caso dei sottodotati che cmq cercano e vengono scartati per le dimensioni, perchè succede e glilo posso asscicurare, e non poco è chiaro che prima o poi cedono psicoogicamnte, qaundo si conquista una donna non si stà certo a parlare di misure, bensi si vede altro: carattere intelligenza, onestà, ma po si arriva all'atto sessuale che distrugge il povero digraziato, già dopo la prima volta, figurimoci nelle successive, alla fine si cede piscologicamente, magari si va dallo piscologo, ma la realtà non cambia!Io personalmete non ho mai sentito normodotati lamentarsi tranne rai casi in cui il problema è loro, ma sottdotati si sopratutto quando hanno cominicato ad avere le prome esperienza sessulali, detto questo non è detto che possano incontrare una donna che vada oltre questo aspetto..però nella società di oggi è difficile..

#70

Caro signore,
un esempio di medicina internettiana: ho ricevuto nel 2012 83 richieste di aiuto via e.mail per una particolatre forma di infertilità (azoospermia). Ho chiesto tutte e 83 l4e volte di mandarmi la documentazione via e.mail per vedere se potevo dare una mano. Su 83, solo due hanno mandato documentazione. caro signore, se ha il problema, non esiti a risolverlo che discutere a poco serve.

#71

Per Colapoili:
se accetti il parere di un estraneo alla disciplina psicologica te lo do, se non lo accetti tiro una sparata e mi assumo le responsabilità.
L' intervento aumenta la focalizzazione e il cortocircuito vizioso ipocondriaco del paziente sul proprio pene, avvallandone con la chirurgia, la presuntiva cortezza.

#72
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Dr. Giuseppe Santonocito

Non deve rassicurarmi su come stanno le cose, ne sono già al corrente.

>>> Io personalmete non ho mai sentito normodotati lamentarsi
>>>

Eh, ma se facesse il nostro lavoro ne sentirebbe!

>>> qaundo si conquista una donna non si stà certo a parlare di misure
>>>

Chi l'ha detto?

Anche scherzando, si può parlare di tutto. Ma siccome il sottodotato di solito si prende MOLTO sul serio, perché è un insicuro, compie l'errore madornale di tacere l'argomento alla donna fino al momento del dunque, per vergogna. La donna allora potrà rifiutarlo non solo e non tanto per le dimensioni ridotte, ma perché lui è stato talmente insicuro da non aver avuto il CORAGGIO di dirle come stavano le cose.

L'esempio comico estremo è quello che si mette il cotone nelle mutande per sembrare più grosso. Poi è costretto a spogliarsi, prima o poi, e li succede il patatrac...

Non c'è nulla che faccia cadere le braccia a una donna più del rendersi conto che l'uomo che ha appena conosciuto non ha avuto il coraggio di mostrarsi per quello che è, ed essere costretta a capirlo da sola. Questo vale non solo per il pene, vale anche per il resto.

#73
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Utente 270XXX

quindi una persona, e non stò parlando di chi si mette qualcosa nelle mutande, dovrebbe una volta conosciuta una donna durante la frequentazione parlare della sua sottodotazione, e facendo cosi non mostrerebbe cmq insicurezza, la donna non potrebbbe pensare che non sia sicuro dei suoi mezzi?, come si vede è secondio me un circolo viziosoE concludendo dalle vostre risposte, mi sono fatto la mia idea: le dimesioni contano, non so stabilire se per un fatto funzionale, ma sicuramete estetico, allo stesso modo di un uomo che è maggiromente attratto da una donna più prosperosa! il mio amico è uno molto sicuro di se e non ha paura a mostrarsi per quello che è dato che le donne acettano di fare sesso con lui, però lo mollano dopo i rapporti perchè loro ritengono inadeguato il suo organo facendo paragoni con altri partner, io non ho questi problmei, ne ho ben altri che stò cercando di risolvere, e spero di riuscirci.

#74
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Dr. Giuseppe Santonocito

>>> e facendo cosi non mostrerebbe cmq insicurezza, la donna non potrebbbe pensare che non sia sicuro dei suoi mezzi?
>>>

No. È proprio il contrario: chi dichiara APERTAMENTE la propria vergogna CESSA per questo stesso fatto di essere un insicuro. Chi lo ascolta penserà: "Accidenti, se questo ha il coraggio di parlarmi di una cosa così importante che lo riguarda, senza troppi problemi, dev'essere uno davvero sicuro di sé".

Le persone giudicano gli altri per differenza rispetto al mucchio. Siccome in una situazione simile ciò che ci si aspetta dalla maggioranza degli insicuri è che NASCONDANO il proprio motivo di vergogna, vedendo uno che si distingue e si comporta in modo opposto siamo automaticamente portati a giudicarlo in modo diverso.

Una donna è attratta dall'originalità e dalle particolarità di un uomo rispetto alla massa, più che dai punti di uguaglianza.

>>> ma sicuramete estetico, allo stesso modo di un uomo che è maggiromente attratto da una donna più prosperosa!
>>>

No. Lei parte dal presupposto che tutte le donne siano attratte allo stesso modo di tutti gli uomini. Niente di più sbagliato! È il maschio moderno, il metrosessuale, che si è lasciato mettere in testa che deve essere "bello" per piacere. Ma non è affatto così. Un uomo è meglio che investa in ben altre caratteristiche, se vuole sperare di riuscire attraente alle donne (o anche a una sola).

E l'insicurezza in un uomo, guarda caso, è proprio la cosa che RESPINGE maggiormente le donne.

>>> E concludendo dalle vostre risposte, mi sono fatto la mia idea
>>>

No. La sua idea lei ce l'aveva già fin dall'inizio, evidentemente piuttosto radicata. Forse anche più del suo "amico". Ma non si preoccupi, ognuno ha il diritto di tenersi le idee che preferisce.

Accetti però un consiglio: dica al suo "amico" di risolvere al più presto il suo problema d'insicurezza, indipendentemente dalle misure che ha.

Cordiali saluti

#75
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Utente 270XXX

E secondo lei Dottor Santonocito,un insicuro ha il coraggio di provarci e conquistare 20 donne nella sua vita? mi sembra un po' contradditorio!!!! é uno che ama metetrsi alla prova con il suo carattere e la sua determinzaione infatti non ha nessun comoplesso, essemdo molto educato ed affascinante. A questo punto devo pensare che ha incontrato persona sbagliate!!!
La mia idea me la sono fatta perchè parlando con molte donne tra cui amiche intime mi hanno sempre confessato tra l'altro una dottoressa in medicina laureta a pieni voti, che le dimensioni non sono tutto ma sicuramnete a livello di sensazioni un pene normale o qualcosina in più da sensazioni maggiori rispetto a quelli più piccoli e la differenza si sente, poi è sicuramnete più importante la persona e le sensazioni che sa dare a livello mentale, perchè lei sostiene che l'orgasmo è anche una questione mentale, ma ribadische che un pene di calibro superiore è migliore!!!

#76
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Dr. Giuseppe Santonocito

>>> La mia idea me la sono fatta perchè parlando con molte donne tra cui amiche intime mi hanno sempre confessato
>>>

TUTTE le donne a cui ha posto la questione le hanno detto questo? Proprio TUTTE?

>>> E secondo lei Dottor Santonocito,un insicuro ha il coraggio di provarci e conquistare 20 donne nella sua vita?
>>>

E secondo lei, Utente 270177 perché avrei consigliato di dire al suo "amico" di risolvere PRIMA l'insicurezza?

#77
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Utente 270XXX

sicncermente si tutte le donne a cui ho posto la questione hanno detto questo, pensi che una di queste è anche molto stretta è mia sorella con cui ho un rapporto speciale !! lei ha avuto 4-5 partner ma uno di questi era come l'utente cancellato, e mi ha detto che durante l'amplesso non ha percepito nulla o qausi, diveersamente dagli altri partner, di cui uno molto dotato da cui ha percepito dolore, cmq lei è una donna per cui contano molto i sentimenti più o meno come me che non cerca la storiella ma qualcosa di vero e duraturo ma adesso ho alri problemi che le ripeto stò cecando di risolvere!! al contrario il mio amico le ripeto che è molto sicuro di se non è come dire uno strafigo ma ci sa fare, dove sarebbe la sua insicurezza non capisco!!!

#78
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Dr. Giuseppe Santonocito

>>> il mio amico le ripeto che è molto sicuro di se non è come dire uno strafigo ma ci sa fare, dove sarebbe la sua insicurezza non capisco
>>>

Non è stato lei a parlare di cadute in "depressione" e "disperazione"? Chi è sicuro di sé non cade in depressione.

Quindi di chi sta parlando? Del suo "amico" sottodotato o di qualcun altro?

#79

Appunto di chi sta parlando. Che si affronti il problema, è quello la discriminante fra sicurezza ed insicurezza.

#82

Caro signore,
lue domende travalicano le possibilità di un medico, che per formazione e struttura di personalità non ha la possibilità di seguirle. Vedo comunque al lavoro un ottimo psicologo, estremamente umano preparata e deciso. Alla bisogna dirò la mia.

#83
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Utente 270XXX

Si mi sono espresso male, era molto sicuro di se!! ma dopo le varie delusini inevitabimete ci è caduto!
Io le ripeto ho ben altri problemi sono malato di ipertensione grave, ipertrofia cardiaca, prostatite cronica, ed ipp con defict erettile, e stò cercando di risolvere i miei problemi e nello stesso tempo do conforto ad un amico che adesso è un po' in difficoltà!!

#85
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Dr. Giuseppe Santonocito

Bene, quindi si torna al punto di partenza: bisogna recuperare la fiducia in se stessi e ripartire da capo. Da soli o con l'aiuto dello psicologo.

La sua solidarietà verso l'amico in difficoltà è lodevole, ma se vuole essergli davvero d'aiuto dovrebbe suggerirgli proprio questo.

Altrimenti potrebbe perdere un sacco di tempo e crogiolarsi inutilmente in una delusione dopo l'altra, invece di darsi da fare per recuperare lo svantaggio che madre Natura gli ha regalato.

#89
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Ex utente

Salve a tutti leggevo con molta attenzione il suo articolo ed i relativi commenti, sono un ragazzo microdotato già valutato da diverse visite specialistiche andrologiche, il mio pene misura 5.5 cm in erezione ed ha una circonferenza di 7 cm, la mia vita sessuale è un disatro per l'impossibilità di avere dei rapporti, se leggete la mia storia ci ho provato, non sono ne grasso ne obeso ed ho livelli oemonli ok, leggevo il commento di Cavallini tra l'altro l'auotre si questo articolo: di cui riporto le frase" Se non sbaglio dalle società scientifiche viene definito patologicamente piccolo un pene che misura 7 cm o meno in erezione.
Quindi un soggetto che ha un pene in erezione di 6 cm è “malato”, mentre uno che ce l’ha di 7,5 è per definizione normale.
Il primo è autorizzato a sentirsi inadeguato e vivere gli commenti negativi delle partners come giustificati, mentre il secondo è ansioso e permaloso e va curato dallo psicologo …

Allora a me non resta che togliemi la vita visto che la chirurgia non può aiutarmi perchè non allunga un bel niete e nemmeno lo piscologo perchè non sono normale ma MALATO, le dimensioni non contano, cavolo se contano in soggetti come me !!!

#91
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Dr. Giorgio Cavallini

se queste son le misure meglio sentire collega in diretta per chirurgia, la passa il SSN.
Sono i soggetti con peni normali che non migliorano con chirurgia e necessitano di psicologo.

#92
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capisco, grazie per l'intervento ma, sono già stato da illustri andrologi, che mi hanno proposto la sezione del legamento sospensore + ingrossamento penieno, ma mi è stato chiaramente spiegato che tale tecnica determina solo un allungamento apparente solo in flaccidità non in erezione, quindi che cosa cambierebbe? avrei sempre un organo non sufficiente la coito, lei saprebbe consigliarmi qualche chirurgo??

#93
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Dr. Giorgio Cavallini

Di qua non posso fare nomi, ma vi sono tecniche con distanziatore molto efficaci.

#94
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lei dice che di qui non può fare nomi benissimo, ma deve anche essere coerente, in un suo consulto lei fa ad un utente il nome di Andrea Ledda come valente androlgo,e le ripoto il link se non crede di averlo fatto eccolo se lo può leggere: https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/181971-una-seconda-gravidanza.html non capisco perchè per il mio caso non possono essere fatti nomi, non è che neanche lei non sa dove indirizzarmi, visto che non ci sono soluzioni nel mio caso ???

#95
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e le tecniche di cui parla col famoso distanziatore non allungano un bel niente in erezione, ma solo in flaccidtà, cosa me ne faccio??

#96
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Dr. Giorgio Cavallini

Allora se invece che farsi prendere dalla furia divina, capisce che fra le righe la invito a scrivermi in privata per darle nome allora ci siamo. In altro modo veda lei.

#105
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ritornado al tema delle dimensioni, l''urologo che mi vistò affermo che è più importante il calibro della lunghezza, ed un vostro collega rinomato Marco Rossi afferma il un suo articolo che un calibro maggiore secondo le donne è migliore perchè da più piacere, Articolo: Ma le dimensioni del pene contano? Si tratta di uno dei primi crucci dei ragazzini e la domanda gira in testa anche a molti uomini. C''è chi dice sì e c''è chi dice no. L''analisi del sessuologo Marco Rossi.Fare l''amore «Siamo abituati a dire e a sentir dire che le dimensioni non contano e in un certo senso questo è vero: la soddidsfazione sessuale di una coppia è data da un insieme di elementi; fare l''amore è espressione di passionalità, significa sedurre, divertirsi, condividere», sottolinea il dottor Marco Rossi, psichiatra e sessuologo. Secondo alcuni studi però le donne apprezzano le dimensioni e non tanto per quel che riguarda la lunghezza, ma rispetto alla larghezza. L''opinione femminile più diffusa è che una più ampia larghezza del pene conferisca una sensazione di maggiore riempimento. secondo le donne a quanto pare si !!! detta da un sessuologo !!
fonte:http://www.sanihelp.it/gallery/797/uomini-questione-dimensioni-lamore/8108.html

#109
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Dr. Giorgio Cavallini

Caro utente 30447 I suoi commenti sono stai cancellati in quanto le linee guida non ammettono simili "puublicità - progresso", con nomi e cognomi. peraltro a parte che nessuno dei suoi convenuti ha scritto un qualche rigo di articolo scientifico sull' argomento, so ben da me che esistono colleghi che fanno allargamenti ed allungamentoi del pene. Si faccia pure tal intervento, poi però le conseguenze le si paghino.

#110
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Ex utente

gentilissimo dottore, purtoppo per me è una necessità dato che sono purtroppo portatore di un vero micropene, come dicevo nella mia storia, ho circa 5.5 cm in erezione piena, ed il coito mi è impossibile, anche lei nominò a suo tempo tecniche con distanziatore, non sono ugualmente rischiose, poi cosa avrei da perdere dato che mi è impossibile il coito, non sono neanche sovrappeso!! devo rasseganrmia vivere cosi senza poter fare nulla!!

#111
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Ex utente

le ripeto sono già stato visitatopiù volte ed è una evidenza clinica, mi è stato detto che casi come me sono rari, ma il problema io ce l'ho!!

#112
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Dr. Giorgio Cavallini

le ho già ben risposto in tal senso, inviatandola a scrivermi in privata e non sul blog. Ma evidentemente lo preferisce fare qua per motivi suoi. quello che ho da dire ho detto.

#118
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Dr. Giorgio Cavallini

Non mi piacciono i vostri inurbani modi, e le vostre frasi prive di qualsiasi fondamento scientifico0 e di buon senso.
"Utente 270177 il 17/02/2014 ha scritto":
Utente 143877 il 17/02/2014 ha scritto:
E pertanto cancello i vs interventi, invitandovi a scaricare la vostra aggressività in altro modo e non que nè tantomento sulla mia privata e.mail.

#119
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Utente 351XXX

Gentilissimo dottor Cavallini ho letto casualmente il suo articolo e mi sono sentita di intervenire esprimendo il mio parere da Donna: le dimensioni hanno la loro importanza e quindi sono in disaccordo con le sue opinioni scientifiche non supportate da una diciamo realta' pratica nel caso specifico del corpo femminile. Da premettere che
sono una donna che come molte ha avuto diverse
esperienze sessuali dato la mia eta' e che ha
trovoato quasi sempre appagamento dai
poartner avuti dico quasi spiegandone il perche'. ho iniziato ad avere rapporti con
partner sin dalla eta' di17 e sono una che non ha dato mai peso alle dimensioni
dei genitali maschili anche se l' occhio inevitabilmente cade in quelle zone, ho
avuto come dicevo diversi partner che erano tutti piu' o meno simili in termini
anatomici diciamo normodotati ed ho avuto sempre una vita sessuale molto
appagante fino a quando con gli ultimi partner sono venuta a contatto con
delle"anomalie".uno di questi, il penultimo era diciamo di dimensioni molto
abbondanti e la differenza visiva era troppo evidente, nel momento in cui ho
iniziato ad avere rapporti ho percepito subito la differenza inizialmente in termini
di dolore, questo perche lui era troppo focoso nelle spinte ma poi con il tempo ha
imparato a gestirsi a stare piu' attento regalandomi orgasmi favolosi mai provati
prima, si potevano fare diverse posizioni e la penetrazione riempitiva era molto
appagante, La storia e' finita dopo 6 anni a causa della sua testa e della sua
non vonta ad impegnarsi seriamente. insomma la compatibilita' sessuale era ottima ma non quella mentale. Veniamo all' altra anomalia: conosco un nuovo ragazzo con il quale la sintonia mentale era favolosa, era tutto cio che desiderassi a livello mentale, ma la delusione e' avvenuta a causa della sua ipodotazione, il suo organo misurato perche' davvero non ne avevo mai visti di cosi piccini era di circa 11 cm, e non e' stato mai capace di darmi piacere nonstante il suo impegno la sua passione e la mia volonta di accettarlo nonstante il difetto. i rapporti erano
regolari molto intensi ma la sensazione penetrativa molto limitata tanto che non
ho mai raggiunto l'orgasmo con la sua penetrazione, purtroppo nonostnte la sua
durata buona e tempi di recupero molto brevi riusciva a darmi l'orgasmo solo
usando metodi alternativi alla penetrazione, queste mancanze sessuali hanno
incominciato ad incrinare il rapporto da parte mia nonsante lui si impegnasse a
l massimo, cosi dopo 5 anni ci siamo lasciati e mi dispiace molto, ho resistito fino
a qundo ho potuto ma non ce l' ho fatta piu' i metodi alternativi mi avevano
stufato. Attualmente ho un nuovo compagno passionale e normodotato, con il quale ho ritovato la sessualita' appagante certo le sensazioni sono diverse dalla penultima esperienza ma lo strumento di piacere e' sufficiente a darmi orgasmi successuvi alla penetrazione cosa che amo molto.Detto questo non capisco come si possa affermare che le dimensioni siano ininfluenti quando io stessa ho sentito sulla mia pelle la loro importanza, come si puo' affermare che 7 cm siano sufficienti ma stiamo scherzando? lei caro dottore, con tutto il rispetto dice delle mezze verita' che son peggio delle bugie, secondo me piu' che raccontare fandonie dovrete trovare un metodo per aiutare questi poveri disgraziati ma non con la psicologia che non risolve nulla, ma con tecnche che possono dare uno strumento di piacere adeguato per non finire come uno dei mie ex, capisco che in amore si accetta tutto ma rinunciare ad una sessualita' appagante e' davvero troppo.questo e' il mio parere cioe' quello di una donna vera e non una stupida statistica riportata in letteratura, le mie amiche la pensano allo stesso modo e non siamo ne prostitute ne sciattone ne donne poco serie ! siamo persone cristalline che dicono la verita', non falsita' andrologiche !e psicologiche! buonaserata

#120
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Utente 351XXX

Gentilissimo dottor Cavallini ho letto casualmente il suo articolo e mi sono sentita di intervenire esprimendo il mio parere da Donna: le dimensioni hanno la loro importanza e quindi sono in disaccordo con le sue opinioni scientifiche non supportate da una diciamo realta' pratica nel caso specifico del corpo femminile. Da premettere che
sono una donna che come molte ha avuto diverse
esperienze sessuali dato la mia eta' e che ha
trovoato quasi sempre appagamento dai
poartner avuti dico quasi spiegandone il perche'. ho iniziato ad avere rapporti con
partner sin dalla eta' di17 e sono una che non ha dato mai peso alle dimensioni
dei genitali maschili anche se l' occhio inevitabilmente cade in quelle zone, ho
avuto come dicevo diversi partner che erano tutti piu' o meno simili in termini
anatomici diciamo normodotati ed ho avuto sempre una vita sessuale molto
appagante fino a quando con gli ultimi partner sono venuta a contatto con
delle"anomalie".uno di questi, il penultimo era diciamo di dimensioni molto
abbondanti e la differenza visiva era troppo evidente, nel momento in cui ho
iniziato ad avere rapporti ho percepito subito la differenza inizialmente in termini
di dolore, questo perche lui era troppo focoso nelle spinte ma poi con il tempo ha
imparato a gestirsi a stare piu' attento regalandomi orgasmi favolosi mai provati
prima, si potevano fare diverse posizioni e la penetrazione riempitiva era molto
appagante, La storia e' finita dopo 6 anni a causa della sua testa e della sua
non vonta ad impegnarsi seriamente. insomma la compatibilita' sessuale era ottima ma non quella mentale. Veniamo all' altra anomalia: conosco un nuovo ragazzo con il quale la sintonia mentale era favolosa, era tutto cio che desiderassi a livello mentale, ma la delusione e' avvenuta a causa della sua ipodotazione, il suo organo misurato perche' davvero non ne avevo mai visti di cosi piccini era di circa 11 cm, e non e' stato mai capace di darmi piacere nonstante il suo impegno la sua passione e la mia volonta di accettarlo nonstante il difetto. i rapporti erano
regolari molto intensi ma la sensazione penetrativa molto limitata tanto che non
ho mai raggiunto l'orgasmo con la sua penetrazione, purtroppo nonostnte la sua
durata buona e tempi di recupero molto brevi riusciva a darmi l'orgasmo solo
usando metodi alternativi alla penetrazione, queste mancanze sessuali hanno
incominciato ad incrinare il rapporto da parte mia nonsante lui si impegnasse a
l massimo, cosi dopo 5 anni ci siamo lasciati e mi dispiace molto, ho resistito fino
a qundo ho potuto ma non ce l' ho fatta piu' i metodi alternativi mi avevano
stufato. Attualmente ho un nuovo compagno passionale e normodotato, con il quale ho ritovato la sessualita' appagante certo le sensazioni sono diverse dalla penultima esperienza ma lo strumento di piacere e' sufficiente a darmi orgasmi successuvi alla penetrazione cosa che amo molto.Detto questo non capisco come si possa affermare che le dimensioni siano ininfluenti quando io stessa ho sentito sulla mia pelle la loro importanza, come si puo' affermare che 7 cm siano sufficienti ma stiamo scherzando? lei caro dottore, con tutto il rispetto dice delle mezze verita' che son peggio delle bugie, secondo me piu' che raccontare fandonie dovrete trovare un metodo per aiutare questi poveri disgraziati ma non con la psicologia che non risolve nulla, ma con tecnche che possono dare uno strumento di piacere adeguato per non finire come uno dei mie ex, capisco che in amore si accetta tutto ma rinunciare ad una sessualita' appagante e' davvero troppo.questo e' il mio parere cioe' quello di una donna vera e non una stupida statistica riportata in letteratura, le mie amiche la pensano allo stesso modo e non siamo ne prostitute ne sciattone ne donne poco serie ! siamo persone cristalline che dicono la verita', non falsita' andrologiche !e psicologiche! buonaserata

#121
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Dr. Giorgio Cavallini

Vede io credo a tutto, e facendo il medico ho conosciuto un sacco di cose, e mai mi permetterei giudizi. Comunque ho conosciuto soggetti che hanno tanti bisogni e necessità. Compres quella di creare un mercato compreso quello degli apparati che predicono l' ovulazione, per mirare i rapporti, per avere figli. Tali apparati a nulla servono. Ed in rete ci sono tanti apparati che servono ad ingrandire il pene.
Detto questo se si prende la briga di leggere vedrà comer i faccio riferimento ad una normalità ed ad una scontetezza di quella normalità. Non è difficile da capire.
La informo che esite una grandezza dettasi "compiacenza vaginale" (capacità di cedere) che viene regolata in sessulogia mediante appositi esercizi. Quindi grazie al cielo non tocca tutto a noi maschi.
Quanto al suo parere femminile e delle sue amiche circa le misure, assicuro che nella non breve vita siete le prime a sventolare una "verità" come questa, contraddetta da una trentina di lavori scientifici.
Buona serata a lei.

#122
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Dr. Giorgio Cavallini

A proposito: speravo in pronta risposta vista pragmaticità di suo post.
Boh: lo metto qua: lei e sue amiche misurate anche sentimenti di amore, affetto, amicizia? e se si come?

#123
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Utente 351XXX

mi perdoni ero uscita per delle commissioni, come le ho detto in precedeza non credo ai lavori scientifici, io credo alle sensazioni che personalmente ho ricevuto durante attivita' sessuale, delle tecniche di ingrandimento del pene vorrei tralasciare sono tutte truffe legalizzate che magari fanno apparire il pene piu' grande ma solo in flaccidita' e quindi inutile all' atto funzionale, lei lo sa meglio di me un soggetto fornito di micropene non sara mai normale, non e' che si passa da
7 cm a 13-15 ovvero una misura normale e piu' frequente, detto questo io e forse le mie amiche non valutiamo i sentimenti in centimetri, ma in base al rispetto al volersi bene, quello che io ho affermato secondo la mia esperienza e' che un pene al di la di una certa soglia dimensionale e' limitante sia per le posizioni sia per la minima sensibilita' percepita ed io ho dovuto interrompere un relazione amorosa perche non arrivavo all' orgasmo con quelle riodotte dimensioni cosa che non mi e' mai capitata con altri partner normodotati, la mia vagina non ha nessun cedimento altrimenti non dovrei provare nulla con il mio nuovo partner, se e' la prima volta che sente donne affermare queste cose e' perche' non ha mai trovato persone che hanno il coraggio di dichiarade le cose come stanno con sincerita', ma solo tanta ipocrisia, io non mi sono permessa di offendere il mio partner e non l' ho mai deriso per le dimensioni tant'e' vero che ci sono stata per 5 anni e non avevo problemi a trovarne un altrto perche ' ho molti corteggiatori non solo per il mio fisico ma per la mia bonta' e per la mia serieta', le ho gia' detto che quella persona mi piaceva in tutto pero' le cose sessualmente non andavano e se fossi stata una persona superficiale sarei rimasta con il mio ex che era superdotato ma che me ne faccio di un pene grande se chi lo possiede e' un imbecille? io credo che il raopprto tra due persone debba nascere con i sentimenti ma debba avere anche una sessualita' soddisfacente altrimenti si e' solo amici e di risolvere problematiche sessuali non importerebbe a nessuno tanto bastano i sentimenti, non siamo ipocriti io dico quello che penso e se lei avesse un dialogo piu' aperto con le donne sincere le confesseranno che differenze dimensionali sono percepite anche penetrativamente, altrimenti perche' un organo sessuale di grosse dimensioni fa male non dovrebbe essere la stessa cosa di uno piccolo? un pene piccolo e' poco percepito queste sono le mie sensazioni e le sensazioni di mille donne che lo possono confermare e non certo i lavori scientifici di cui parla,

#124
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Utente 273XXX

L'intervento di questa donna ha messo finalmente in luce la VERITA'. La donna comune prima di fare sesso non segue le istruzioni dei manuali di studi di sessuologia che garantiscono il piacere già con 7 cm di chi ha davanti poi si stende su un lettino medico e si fa penetrare come se l'orgasmo fosse scritto nei testi, se mai prima era così era perchè la donna era sottomessa all'uomo e si doveva tenere chi si sposava ora no - pensate nel futuro a trovare dei rimedi a questo problema devastante per tanti poveri ragazzi e l'umanità farà un grande passo in avanti!

#129
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Dr. Giorgio Cavallini

E' simpatico fare l' andrologo, che un sacco di gente ha la verità in tasca mette allegramnte in dubbio quanto noi si sostiene. Il nostro è un paese di santi, mnavigatopri, commissari tecnici e ... andrologi. Ma mentre i primi perdono le partite da squadre che costano come l' IVA di Totti, noi guariamo la gente.
Ma se star qua a pestare tasti serve a tirare fuori dai guai qualcuno che altrimenti sarebbe vittima di pericolosi aggeggi aumenta-pisello e dei figuri che ne creano il mercato con interventi tipo questi ecco qua.
Detto che:
1) è più facile dare la colpa al proprio pene che non a se stessi,
2) che l' utente 351129 fa una equazione del tipo: perimetro x apotema/ 2 x 3, 14 = orgasmo
3) che il sig. utente 273503 farà un grosso passo avanti quando prenderà in considerazione tutte le variabili esistenti e leggerà quanto io scritto e capitrà che i sistemi per aumentare le dimensioni di penio normali esistono, ma la gente non ne ricava benefico.
4) che a quel link è stato ampliamente risposto
Informo che
1) La vagina ho dimensioni inesistenti e si adatta al contenuto, e diventa tanto più tonica (stretta) tanto più la proprietaria è eccitata. Eccittamento al quale non sono estranei i sentimenti. L' allargamnento apparente iniziale è dovuto alla lubrificazione.
2) Nel 2002 l' università di bologna, su un campione di qualche migliaio di donne sessualmente attive ha individuato che che 8/10 avevano paura del dolore e di essere di essere "sfondate" (mi si passi iltermine) nelle iniziali esperienze.
Se poi qualcuno rimane della propria idea sappia che qua siamo medici e siamo abituati alla inguaribilità dei pazienti

#130
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Dr. Giorgio Cavallini

Caro Utente 273503, lei continua coi "si dice", "si sa" e via discorrendo. Solo il 5% di pazienti che riferisce di averlo piccolo arriva ai nostri ambulatori. Il resto impazza su internet, come sembra fare lei, ascoltando se stesso. Cosa che ha fatto in tutti i suoi post su questo sito, a cui +è stato risposto come me da tuttoi i colleghi. Per questo oscuro ulteriori suoi commenti.

#131
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Dr. Giorgio Cavallini

Pardonù: eviti di scrivermi in privata, come diceva di voler fare. Già le è stato più che risposto.

#142
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Dr. Giorgio Cavallini

Temo che qualcuni rischi una denuncia per falso: il dr. Biagiotti non opera quei peni, nè è così poco acculturato da sparare percentuali così elevate (10%).
Se è così sarò ben lieto.
Lei racconta cose false, per motivi che solo persone come lei sanno.

#143
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Dr. Giulio Biagiotti

salve.
vedi come il passato ritorna :)) ricordo, con l'ultimo neurone rimasto, di aver rilasciato intervista sull'argomento con un giornalista. Francamente ricordo che il quel periodo ( capperi , 18 anni fa!) la cosa aveva una certa rilevanza mediatica e che le notizie venivano travasate da un posto ad un altro non propriamente col virgolettato. Nel contesto di allora vedevamo un numero abbastanza elevato di dismorfofobici di cui solo una parte aveva una qualche ragione oggettiva di dismorfofobia ( non di dimensioni inadeguate ma sul piano relazionale). Qualche raro soggetto si volle comunque sottoporre alla plastica di Kelami ben conscio che, a fronte anche di consensi informati chiari ed inequivocabili, ben poco si poteva ottenere. Di fronte poi alla scarsità dei risultati optai per non fare più quegli interventi. Chi non va d'accordo col proprio pisello ha un problema che io non posso risolvere e, aggiungo, è inutile che se la prenda coi medici. Provi, a tempo debito, col padreterno.

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