Da Adamo, alle pillole blu.
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo
Dalle dolci tentazioni di Eva e dall’ingenuità ed accondiscendenza di Adamo, come sono cambiati i ruoli tra i due pertners, tra seduzione, aggressività , comportamenti femminili e risposta sessuale nell’uomo?
Importanti cambiamenti storici ,antropologici, culturali ed ambientali, si sono delineati nel corso della storia, soprattutto all’interno del rapporto uomo-donna.
Le donne, dall’avvento della terapia contraccettiva orale, hanno disgiunto il sesso dalla sfera procreativa, cercando una sessualità scevra da complicanze emozionali e riproduttive.
Il sessantotto, anno galeotto, per la rivoluzione sessuale, ha delineato un importante cambiamento nelle dinamiche tra i sessi, rendendo le donne ampiamente spregiudicate ed inclini alla sfrontatezza comportamentale e sessuale.
Internet ha segnato un altro cambiamento epocale, associato alla sfera della sessualità; il proliferare di siti pornografici , l’immediatezza e facilità di utilizzo, ha delineato una netta demarcazione tra erotismo e pornografia, facendo innalzare la colonnina del barometro, verso la pornografia.
Il sesso on line, praticato in percentuale sempre crescente, nasconde notevoli difficoltà relazionali ed, al concetto di intimità si va sempre più sostituendo quello di estraneità.
Uomini e donne, si incontrano via chat, praticano sesso on line, senza il corpo dell’altro e, senza le eventuali conseguenze associate all’incontro, il desktop tende a sostituire, con modalità esponenziali, il calore e l’odore del corpo dell’altro.
Negli ultimi anni, un numero sempre crescente di uomini, cercano conforto sessuale, tra le braccia di transessuali, che con la loro genitalità maschile, diventano rassicuranti e validi sostituti, di una sessualità consumata con donne aggressive e richiedenti.
Molti adolescenti, si dichiarano bisessuali e, si alternano con modalità ginniche, tra un corpo e l’altro, senza grande capacità di discernimento o connotazioni emozionali.
Dodici anni addietro, fece capolinea nel panorama farmaceutico la “pillola blu”, a seguito della quale si ravvisò un boom di richieste di consulenza e terapia per deficit erettile.
Il 19998, fu un anno caratterizzato de una “pandemia di disfunzioni sessuali maschili”?
Certamente no, la pillola blu, ha dato speranza di diagnosi precoce e di terapia, per una sofferenza atroce, che va ben oltre l’ambito sessuale.
Il lento, ma costante mutamento degli usi e costumi sessuali, oltre alle sempre presenti cause iatrogene, neurologiche, dismetaboliche e vascolari, associate al deficit erettivo, hanno creato un crescente aumento delle cause psicogene del d.e; oggi infatti, in clinica, si parla di “etiologia mista”, obbligatoriamente associata ad un “approccio globale e poliedrico”del paziente e della coppia disfunzionale e sofferente.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire nel tempo, un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Importanti cambiamenti storici ,antropologici, culturali ed ambientali, si sono delineati nel corso della storia, soprattutto all’interno del rapporto uomo-donna.
Le donne, dall’avvento della terapia contraccettiva orale, hanno disgiunto il sesso dalla sfera procreativa, cercando una sessualità scevra da complicanze emozionali e riproduttive.
Il sessantotto, anno galeotto, per la rivoluzione sessuale, ha delineato un importante cambiamento nelle dinamiche tra i sessi, rendendo le donne ampiamente spregiudicate ed inclini alla sfrontatezza comportamentale e sessuale.
Internet ha segnato un altro cambiamento epocale, associato alla sfera della sessualità; il proliferare di siti pornografici , l’immediatezza e facilità di utilizzo, ha delineato una netta demarcazione tra erotismo e pornografia, facendo innalzare la colonnina del barometro, verso la pornografia.
Il sesso on line, praticato in percentuale sempre crescente, nasconde notevoli difficoltà relazionali ed, al concetto di intimità si va sempre più sostituendo quello di estraneità.
Uomini e donne, si incontrano via chat, praticano sesso on line, senza il corpo dell’altro e, senza le eventuali conseguenze associate all’incontro, il desktop tende a sostituire, con modalità esponenziali, il calore e l’odore del corpo dell’altro.
Negli ultimi anni, un numero sempre crescente di uomini, cercano conforto sessuale, tra le braccia di transessuali, che con la loro genitalità maschile, diventano rassicuranti e validi sostituti, di una sessualità consumata con donne aggressive e richiedenti.
Molti adolescenti, si dichiarano bisessuali e, si alternano con modalità ginniche, tra un corpo e l’altro, senza grande capacità di discernimento o connotazioni emozionali.
Dodici anni addietro, fece capolinea nel panorama farmaceutico la “pillola blu”, a seguito della quale si ravvisò un boom di richieste di consulenza e terapia per deficit erettile.
Il 19998, fu un anno caratterizzato de una “pandemia di disfunzioni sessuali maschili”?
Certamente no, la pillola blu, ha dato speranza di diagnosi precoce e di terapia, per una sofferenza atroce, che va ben oltre l’ambito sessuale.
Il lento, ma costante mutamento degli usi e costumi sessuali, oltre alle sempre presenti cause iatrogene, neurologiche, dismetaboliche e vascolari, associate al deficit erettivo, hanno creato un crescente aumento delle cause psicogene del d.e; oggi infatti, in clinica, si parla di “etiologia mista”, obbligatoriamente associata ad un “approccio globale e poliedrico”del paziente e della coppia disfunzionale e sofferente.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire nel tempo, un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Data pubblicazione: 04 gennaio 2011