Pesce crudo, spermatozoi e futuri padri
Notizia sensazionale, almeno per i nostri topolini di laboratorio!
Consumare pesce crudo sembra migliorare la “qualità” degli spermatozoi appunto nei topolini studiati da Manabu Nakamura, professore associato della Facoltà di Agraria dell’Università dell’Illinois e dal suo studente Timothy Abbott.
Noi sappiamo già che la testa degli spermatozoi è ricoperta da una “supermenbrana”, detta acrosoma, che è una struttura ricca di enzimi, indispensabili per fecondare un ovocita.
A costituire questa membrana è fondamentale il ruolo del DHA (Acido Omega 3 Docosaexaenoico) sostanza presente in modo molto significativo nella carne dei pesci, come il salmone ed il tonno.
Senza DHA l’acrosoma dello spermatozoo sembra non funzionare.
L’interessante e recente segnalazione è partita proprio dall'osservazione di Manabu Nakamura e di Timothy Abbott che i loro topilini privati di questa sostanza erano incapaci di riprodursi mentre, se si aggiungeva alla loro dieta del DHA, questi recuperavano la loro “topolinesca” fertilità.
Già uno studio, realizzato all’Università di Harvard lo scorso anno, aveva sottolineato come una alimentazione squilibrata incidesse negativamente sulla capacità dei maschi ad avere figli e che invece una dieta più ricca di cereali integrali, legumi e pesce crudo fosse capace di aiutare a sbloccare in alcuni casi la situazione.
I ricercatori ricordano pure che l'acido DHA è presente anche nel cervello, nella retina e soprattutto nei testicoli.
Da qui il nostro “invito” a non dimenticare, se si cerca un figlio, nella propria dieta il pesce fresco, non cotto o poco cotto, soprattutto il tonno e il salmone!
Fonte:
http://health-med-news.com/health/fertility-no-sperm-without-omega-3-dha-biology-of-reproduction/
Per approfondire:
- https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/214-stile-di-vita-ed-infertilita.html ,
- https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/660-miti-e-realta-sul-maschio-infertile.html