Disturbi dell’erezione e stent vascolari
Un team di cardiologi e radiologi interventisti dell’Università di Cardiff nel Galles avrebbe messo a punto una procedura mini-invasiva che prevede il posizionamento di uno stent nelle arterie peniene di pazienti cardiopatici e con problemi ad avere un’erezione adeguata.
Stent vascolare
E’ una notizia vecchia, che ha avuto pochi “sviluppi”, ma che in questi giorni è stata rilanciata ancora da numerose agenzie di stampa come nuova.
Lo stent in questione ricalca il tipo di dispositivo che viene usato per migliorare il flusso di sangue a livello delle coronarie quando si hanno problemi di circolazione a livello cardiaco.
L’intervento proposto può durare anche tre ore ed è praticato in anestesia locale; il concetto di fondo è quello di by-passare eventuali restringimenti, “irrigidimenti” o blocchi che si possono avere a livello delle arterie peniene interessate e capaci di determinare una valida rigidità.
Per il momento su questa procedura terapeutica si hanno pochi lavori scientifici su cui meditare e quindi anche poche conferme sull’utilità di tale prassi clinica.
Fonti:
http://www.thenewsalerts.com/erectile-dysfunction-treatment
Per approfondire:
Quando l'erezione è difficile o non c'è. Che cosa fare