Curando la prostata si migliora l’erezione: una nuova terapia

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

 

Un nuovo studio coreano rilancia il possibile utilizzo di un nuovo inibitore delle Fosfodiesterasi di tipoV (PDE5), tanto per capirci un farmaco della classe a cui appartiene pure il Sildenafil (Viagra), il Mirodenafil.

Questo prodotto utilizzato contro i disturbi dell'erezione (DE) sembra capace, se associato ad un alfa-litico, cioè un farmaco che permette di trattare i disturbi ostruttivi determinati da una ipertrofia prostatica benigna (IPB), di potenziare i rispettivi successi terapeutici.

Il lavoro multicentrico, prospettico ora pubblicato infatti ha dimostrato che l’assunzione al bisogno di Mirodenafil a 100mg in persone che avevano un disturbo dell’erezione e che ricevevano quotidianamente anche un alfa-litico per una IPB, determina un miglioramento su tutti i sintomi lamentati.

Lo studio ha interessato 121 persone con DE ed IPB.

Pressione sanguigna, frequenza cardiaca, valutazioni con “punteggi” condivisi per esaminare la qualità della vita, i sintomi ostruttivi (IPSS), il deficit erettivo (IIEF-5), un uroflussogramma registrato ed una valutazione del residuo vescicale dopo avere urinato, erano registrati sia prima che dopo 4 ed 8 settimane dall’inizio della terapia combinata.

In estrema sintesi i risultati che sono emersi da questo studio suggeriscono che la somministrazione combinata di questi farmaci determina sì in pochi casi delle ipotensioni, cioè riduzioni della pressione del sangue, ma anche effetti positivi e significativi sia sui disturbi legati alla IPB che sulla risposta sessuale.

Altri studi più “corposi” devono comunque ancora essere condotti prima di confermare questo primo risultato.

 

Fonti:

http://www.nature.com/ijir/journal/vaop/ncurrent/full/ijir201134a.html

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18638004

Per approfondire:

Quando l'erezione è difficile o non c'è: che cosa fare?

Quando la prostata aumenta di volume: l'ipertrofia prostatica benigna

 

Data pubblicazione: 04 settembre 2011

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