Allergia al pesce, crostacei e mitili
L'allergia ai pesci, ai mitili e ai crostacei è una reazione del sistema immunitario verso alcune proteine contenute in questi alimenti. L’ingestione di tali alimenti in individui sensibili può causare gravi reazioni (orticaria, angioedema, asma e shock anafilattico).
Caratteristiche dell'allergia al pesce
Circa la metà degli individui con allergia al pesce manifesta la prima reazione in età adulta; diversamente da altre forme di allergia alimentare specifica, la sensibilizzazione alle proteine del pesce, molluschi e crostacei è di solito di tipo permanente.
In teoria un paziente allergico a una specie di pesce reagisce (o è a rischio di reagire) ad altre specie per una reattività crociata tra gli allergeni principali del pesce, le parvalbumine. In realtà solo il 40% dei pazienti allergici a un pesce sarebbero allergici a un altro o a altri pesci.
Le componenti proteiche responsabili di reazioni possono anche volatilizzare durante la manipolazione e/o cottura: caratteristiche di questo tipo di allergia alimentare è, quindi, la possibilità di scatenare eventi avversi anche gravi in cucina o in pescheria.
Per approfondire:Cosa fare in caso di shock anafilattico?
Prevenzione
Come evitare la reazione allergica al pesce?
Per evitare spiacevoli e pericolose reazioni, come per le altre allergie alimentari, è necessaria una rigorosa prevenzione ed attenzione alimentare, al fine di evitare l’esposizione al pesce e, in generale, a tutti i derivati: bisogna quindi porre la massima attenzione al consumo di prodotti alimentari che possono essere contaminati o preparati con derivati del pesce, leggendo sempre le etichette degli ingredienti dei vari prodotti presenti in commercio.
In base a quanto esposto, i pazienti con anamnesi positiva per reazione al pesce e derivati, devono avere un atteggiamento alimentare estremamente prudente ed è pertanto consigliabile evitare il consumo di ogni tipo di pesce, soprattutto per i pazienti non sottoposti a test allergologici specifici (per esempio il prick test).
Finora non è comunque mai stata dimostrata una reattività crociata tra allergeni dei pesci e allergeni dei crostacei o dei molluschi. Un'eventuale polisensibilizzazione allergica è probabilmente la risultante di un substrato atopico favorevole a di sensibilizzazioni indipendenti.
Per coloro che hanno una sensibilizzazione specifica verso un solo tipo di pesce e per coloro che non vogliono rinunciare del tutto al consumo di altri e differenti tipi (pesce azzurro, crostacei, mitili etc.), vi è la possibilità eventualmente di valutare e approfondire con il medico tramite visita allergologica la possibilità di test allergologici specifici.
Sarà poi compito del medico allergologo fornire, di volta in volta, precise indicazioni, sulla base dei suddetti test e sulla base di imprescindibili valutazioni di natura etica e medica (rapporto rischio-beneficio).
Per approfondire:Allergia al nichel: quali sono gli alimenti a rischio?