Dermatite atopica: conoscere per prevenire
Non esiste una sola causa che determina la dermatite atopica, in quanto tale patologia rappresenta più spesso l’epifenomeno di più di una condizione. Ci sono molte teorie circa i meccanismi di fondo e la ricerca attuale è volta all’indagine del ruolo di mutazioni genetiche, di difetti nelle cellule della pelle (cheratinociti), del sistema immunitario, di microbi presenti sulla superficie della pelle (batteri, virus e lieviti), e di altri fattori di natura immunogenetica ed ambientale.
La dermatite atopica è una malattia sistemica il cui organo bersaglio è la cute. Eventi che alterano l’equilibrio immunobiologico dell’ organismo in vario modo (un’infezione, la dentizione, l’alimentazione, la variazione di abitudini o di ambiente) possono avere un effetto importante sulla dermatite, sia nell’induzione che nel mantenimento di essa. Riacutizzazioni importanti inoltre possono verificarsi anche senza un evidente fattore scatenante, con conseguente frustrazione sia per il paziente che per il medico.
Atopia
Atopia si riferisce alla tendenza di un individuo a sviluppare malattie allergiche (asma, rinite, eczema). L'atopia è in gran parte ereditata, su base probabilmente genetica. Essa è caratterizzata da una abnorme risposta immunitaria a vari fattori e stimoli ambientali. Gli stessi fattori non hanno alcun effetto sulla pelle di un individuo “non-atopico”. Nonostante però tale background genetico, alcuni bambini di una famiglia atopica non sviluppano mai la dermatite atopica e bambini senza una storia familiare possono soffrirne.
La barriera muco-cutanea
Recentemente, stanno emergendo prove che l'infiammazione nella dermatite atopica sia dovuta principalmente ad anomalie ereditarie della cute (difetto di barriera). Questo deficit di barriera causa un aumento della permeabilità della pelle e riduce tra l’altro la sua funzione antimicrobica. Una di queste anomalie ereditarie (cromosoma 1 (1q21.3), oggi considerata una delle cause principali della disfunzione di barriera, riguarda l'espressione della filaggrina (proteina dello strato cellulare profondo dell’epidermide). Tale difetto determina a carico della pelle un’ alterazione della matrice extracellulare proteico-lipidica, con conseguente riduzione dei fattori idratanti naturali, ed un aumento del pH della pelle; queste condizioni favoriscono e promuovono l'infiammazione della pelle.
Il sistema immunitario
Il sistema immunitario si sviluppa nei primi sei mesi di vita. Vi è, molto in generale, un equilibrio tra due tipi principali di linfociti T helper, TH-1 e TH-2. Nella dermatite atopica spesso vi è uno squilibrio, con un aumento dei linfociti TH-2 e dei loro messaggeri chimici associati (citochine). In alcuni bambini si hanno anche alti livelli di anticorpi immunoglobulina E (IgE) ed eosinofili. Inoltre, alcune cellule immunitarie specializzate dell'epidermide (cellule di Langerhans) presentano nella dermatite atopica una maggiore risposta a vari antigeni, ed esaltano una risposta dei linfociti TH2. L'infiammazione indotta da questa risposta TH2 aggrava ancor di più il difetto barriera. Molto raramente, infine, la dermatite atopica può essere dovuta ad un deficit immunitario.
Stimolazione microbica
Molti organismi infettivi si moltiplicano ed invadono la pelle secca ed atopica, svolgendo un ruolo importante nel provocare ed aggravare la dermatite atopica. Batteri (stafilococchi e streptococchi) e lieviti (malassezia e candida) presenti sulla cute forniscono la stimolazione costante del sistema immunitario, con conseguente infiammazione cronica. Anche i virus (herpes labiale e herpes genitale in primis) infettano prontamente la pelle dei pazienti con dermatite atopica e possono diffondersi rapidamente, causando una grave infezione (eczema erpetico). Le infezioni quindi causano e sostengono la dermatite e determinano una maggiore resistenza al trattamento. Gli antibiotici e piu’ raramente gli antivirali sono, quindi, spesso necessari per eliminare l'infezione e controllare l'eczema. In caso di infezione e colonizzazione da Malassezia invece è spesso richiesto un trattamento antimicotico topico o orale intermittente, più raramente a lungo termine.
Allergia e dermatite atopica
Molte sono le controversie in materia di dermatite atopica e allergie, anche all'interno della comunità scientifica. I soggetti con dermatite atopica associata a livelli elevati di IgE possono avere allergie a cibi o inalanti. Tuttavia spesso queste allergie sono indipendenti dalla dermatite atopica e l’ esposizione all'allergene non riguarda direttamente la gravità delle manifestazioni. E ' comune che i prick test per l'allergia possano essere falsamente positivi in soggetti atopici a causa della estrema sensibilità della pelle eczematosa a qualsiasi insulto. Gli stessi esami sul sangue (RAST) hanno un alto tasso di falsi positivi e potrebbero non riflettere l'effetto reale dell’ allergene sulla dermatite atopica. Le allergie alimentari colpiscono circa un terzo dei bambini con eczema ed inoltre, la dermatite atopica può essere aggravata da alcuni alimenti con meccanismi non allergici. Ad esempio, alcuni tipi di frutta, così come cioccolato, pomodoro, insaccati e salsicce, pesce surgelato, formaggi fermentati, contengono istamina o determinano un aumento del rilascio di istamina ed innescano un circolo vizioso determinando tra l’altro orticaria, prurito e lesioni da grattamento. È raro invece che allergeni ambientali (inalanti) possano causare induzione, persistenza o peggioramento della dermatite.
Lo stress
Adulti e bambini possono riscontrare un aggravamento dell’eczema secondario a stress fisico, mentale o sociale (il cambio di casa, cambiamenti a scuola, conflitti familiari ecc.)
Clima
Il clima gioca senza dubbio un ruolo importante nella gravità dell’ eczema. Climi freddi e umidi possono causare l'eczema a aumentare la resistenza al trattamento. Trasferirsi in una nuova casa o di nuova zona può avere un effetto benefico o dannoso sul eczema. La maggior parte delle persone riscontrano un migliore andamento della patologia nei mesi estivi. Questo è in parte dovuto alla maggiore esposizione alla luce ultravioletta, che può avere un effetto benefico sull’eczema.
Da quanto brevemente esposto, appare ormai chiaro che sia l’habitus genetico dell'individuo che i fattori ambientali contribuiscono alla possibilità di sviluppare dermatite atopica determinandone la gravità e la risposta al trattamento. Una pelle secca ed irritata è segno della perdita della funzione di barriera. Fattori che rendono la pelle ancora più secca ed irritata possono rendere la dermatite atopica più difficile da controllare:clima invernale, lavaggio frequente (in particolare con acqua molto calda), saponi e antisettici, bassa umidità, temperature ambientali eccessivamente elevate, il cloro nelle piscine, lana a diretto contatto con la pelle, cosmetici e profumi, ambienti polverosi.
Norme generali di prevenzione
- Usare regolarmente emollienti (trattengono umidità e riducono la secchezza cutanea).
- Evitare il più possibile sostanze irritanti.
- Usare olii sulla pelle sana è utile per prevenire infezioni invasive, specie batteriche.
- Garantire una buona aerazione dei locali di soggiorno.
- Fare brevi docce o bagni, non più di una volta al giorno.
- Diluire i detersivi di uso quotidiano (lavatrice) e risciacquare i vestiti in acqua dolce.
- Risciacquare accuratamente le mani quando si lavano con il sapone.
- Indossare guanti /indumenti per la protezione vs detergenti, prodotti chimici, solventi, ecc..
- Se è chiamata in causa un’allergia, rimuovere o ridurre l’esposizione all’allergene.
- Mantenere una adeguata temperatura, costante in tutta la casa.
- Utilizzare i deumidificatori (utili sia per l'asma che per la dermatite)
- Evitare lana e sottostrati di lana ed utilizzare indumenti e biancheria di cotone (sudorazione).
- Usare un’adeguata protezione nell’esposizione al sole.
Bibliografia:
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