Il cortisone: un amico/nemico
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Cosa sono i corticosteroidi
I corticosteroidi (GCS), sono farmaci ad azione antinfiammatoria ed immunosoppressiva, noti anche come cortisonici o farmaci antinfiammatori steroidei.
I farmaci a base di cortisone hanno una struttura chimica analoga al cortisolo, un ormone sintetizzato e secreto dalle ghiandole surrenali (piccole ghiandole situate all'apice del rene).
La loro azione si esplica riducendo la produzione di molecole pro-infiammatorie prodotte da vari tipi di cellule (tutte le cellule dell’organismo hanno recettori per i GCS), agendo sulla sintesi del DNA cellulare attraverso il legame a specifici recettori.
Come agisce il cortisone?
I farmaci corticosteroidi non agiscono direttamente sugli agenti causali delle malattie, ma riducono o sopprimono le reazioni dell’organismo ai vari agenti patogeni.
Hanno un buon assorbimento orale, intramuscolare, intrarticolare e cutaneo.
La loro attività antinfiammatoria è estremamente potente, ma transitoria. Sospeso il trattamento, infatti, se la causa dell'infiammazione non è stata rimossa, i sintomi ricompaiono e richiedono una ulteriore somministrazione.
Si tratta insomma di farmaci cosiddetti sintomatici, che risolvono il sintomo appunto, ma non la causa che l'ha determinato.
I diversi corticosteroidi presenti in commercio hanno una differenza minima di emivita plasmatica (cioè il tempo richiesto per ridurre del 50% la quantità di un farmaco in circolo), mentre è notevole la differenza della potenza e della durata degli effetti biologici.
Per cosa si usa il cortisone?
Le indicazioni alla somministrazione del cortisone sono numerose e diverse.
Il cortisone viene impiegato in queste situazioni:
- nelle sindromi a patogenesi autoimmunitaria,
- in reumatologia,
- in alcune patologie dermatologiche,
- nel morbo di Hodgkin,
- in alcune neoplasie,
- nelle fasi iniziali di ictus cerebrale,
- in fase post trapianto per sopprimere le risposte immunitarie e prevenire il rigetto,
- nelle crisi acute di shock anafilattico e nelle crisi ipotensive acute (uso controverso).
Quali sono le controindicazioni dei corticosteroidi?
I farmaci cortisonici sono controindicati:
- nella tubercolosi,
- nelle malattie infettive acute e croniche specie virali,
- nell’ulcera gastroduodenale,
- nelle malattie cardiovascolari e renali con ipertensione arteriosa,
- nell’osteoporosi,
- nelle epatopatie infettive,
- nell’ipotiroidismo,
- nelle psicosi,
- nel diabete.
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Come si assume il cortisone?
Il cortisone puà essere somministrato per via orale o endovenosa con iniezioni intramuscolari.
La posologia, la formulazione e il tipo di cortisonico da usare dipendono dalla gravità, prognosi e durata prevedibile della malattia, nonché dalla risposta individuale del paziente.
Alla luce dei molteplici effetti su diversi organi ed apparati, l’indicazione o la controindicazione all’uso dei cortisonici deve essere data sulla base della malattia e sulle eventuali comorbidità del paziente.
La prescrizione è di esclusiva pertinenza medica e avviene dopo una attenta valutazione di qualsiasi altro farmaco assunto, eventuali allergie al principio attivo e dei potenziali rischi e benefici di una eventuale terapia.
Infatti, quando viene usato nelle patologie acute e croniche per lunghi periodi può essere causa di svariati ed importanti effetti indesiderati.
Per approfondire:Come si eseguono le infiltrazioni di cortisone?
Quali sono gli collaterali del cortisone?
Gli effetti collaterali sono causati per dosi elevate del farmaco e per terapie prolungate superiori a due settimane, ma anche per terapie ricorrenti di breve durata.
Tra i possibili effetti collaterali dell'uso del cortisone troviamo:
- Ridotta tolleranza al glucosio ed iperglicemia.
- Ipertensione ed edema per ritenzione idrica, ipokaliemia (ossia bassi livelli di potassio nel sangue).
- Osteoporosi.
- Redistribuzione del grasso (accumulo a livello di viso, collo, addome).
- Ridotta capacità di riparazione delle ferite.
- Acne e fragilità cutanea.
- Irsutismo, fragilità cutanea.
- Irritabilità, depressione, insonnia.
- Glaucoma, cataratta.
- Impotenza.
- Ciclo mestruale irregolare.
- Crisi addisoniane.
Trascurabili invece sono gli effetti collaterali del cortisone per uso topico (pomate, spray) e per via aerosolica (i cortisonici sono i farmaci di elezione nelle crisi asmatiche).
Cortisone e doping
I corticosteroidi sono farmaci dopanti per le diverse azioni che hanno sul metabolismo:
- aumentano la disponibilità di energia dell'organismo e la massa muscolare,
- sembrano migliorare le prestazioni sportive determinando una più pronta risposta agli stress psicofisici.
Per questo, in ambito sportivo è consentito soltanto l’utilizzo di preparati per uso topico (orecchio, occhi, cute).
Solo in base a una segnalazione scritta e motivata alle autorità sportive competenti da parte del medico, è autorizzata la somministrazione per altre vie.
Avvertenze sull'uso dei corticosteroidi
Alcuni consigli utili e avvertenze in caso di assunzione di farmaci a base di cortisone.
Cortisone e vaccini
Un paziente in terapia corticosteroidea deve posticipare qualsiasi tipo di vaccinazione perché si potrebbe avere una risposta anticorpale non ottimale ed inoltre vi possono essere complicanze neurologiche.
👉🏻L'esperto risponde: Posso fare il vaccino anti Covid-19 se assumo il cortisone per via esterna?
Interruzione della somministrazione dei cortisonici
È buona norma interrompere la somministrazione di corticosteroidi per via sistemica gradualmente. Il rischio è quello di provocare una insufficienza surrenalica, in particolare in caso di assunzione ciclica e dopo trattamenti prolungati (oltre le 3 settimane).
In assenza di una probabile recidiva della malattia, la terapia corticosteroidea per via sistemica non richiede necessariamente una riduzione graduale.
Cortisone in gravidanza e allattamento
Non ci sono controindicazioni assolute alla somministrazione di cortisone in gravidanza. Prima di iniziare una terapia di questo tipo, però, è necessario però valutare il rapporto rischio/beneficio.
Prescrizione dei farmaci corticosteroidi
L'uso dei farmaci antinfiammatori in generale e del cortisone nello specifico, deve essere prescritto sempre dal medico di fiducia. Non si devono assumere questi farmaci per automedicazione.