Uomini, desiderio sessuale ed orgasmo

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Si è svolto nell’incantevole scenario di Taormina il congresso nazionale nato dallo sposalizio della SIC, società italiana di contraccezione, e della FISS, federazione italiana di sessuologia scientifica.
Tantissimi i temi trattati, sia ginecologici, andrologici, psicologici, antropologici e sessuologici, con un elemento in comune: l’approccio integrato!

Una particolare attenzione è stata riservata alla sessualità maschile, oggi particolarmente sofferente, visibile quantizzabile sia dall’uomo portatore del disagio, che dalla compagna.
Il desiderio sessuale, sembra non godere affatto di buona salute e molte coppie italiane lamentano astenia sessuale, noia, scarsa empatia ed un prepotentemente calo del desiderio sessuale.

Ma cosa nasconde questa dolente e silente disfunzione sessuale?
Si tratta sempre di calo del desiderio o è una disfunzione sessuale, spesso abusata, che cela altre disfunzioni sessuali maschili?
Come si affronta la complessa diagnosi del calo del desiderio?

Sicuramente la prima tappa è quella correlata alla valutazione andrologica, che possa escludere cause organiche correlate alla disfunzione, con ulteriore prescrizione di esami ematochimici, che investighino l’equilibrio tra testosterone, testosterone libero e prolattina .
Un altro aspetto di fondamentale importanza è la struttura della coppia, in cui il desiderio o meglio la sua assenza, abita.

Coppie conflittuali, irrisolte, che vivono spesso mareggiate matrimoniali e coniugali, non possono immaginare, che al termine del litigio,  il desiderio sessuale, possa riaccendersi come per incanto.
Molti uomini, inoltre hanno tralasciato, per pudore, vergogna e per la non chiarezza del referente medico correlato alla salute sessuale, pregresse disfunzioni sessuali, come eiaculazione precoce, ritardata e deficit erettivo.

Un’ adeguata risposta sessuale, caratterizzata dal desiderio sessuale, capacità erettiva, adeguata risposta orgasmica, con eiaculazione, lascerà nel singolo e nella coppia un retrogusto gradevole ed una memoria corporea del piacere, che nel tempo verrà ricercata.
Viceversa, anorgasmia, dopo anorgasmia, eiaculazione precoce, dopo eiaculazione precoce, mancanza d’erezione, dopo mancanza d’erezione, lasceranno nel singolo e nella coppia dolore, sconforto, acredine, rabbia ed una notevole riduzione della sessualità.

Un altro aspetto a mio avviso, molto interessante, è l’analisi dell’immaginario erotico maschile, spesso scisso tra moglie gheisha, accuditiva, dolce, gentilmente sottomessa e rassicurante sessualmente, ed amante indiavolata, trasgressiva, richiedente e spregiudicata, che accende il desiderio sessuale ed incrementa il picco testosteronico.
Nonostante sia passato tanto tempo dalla rivoluzione sessuale in poi, l’immaginario maschile rimane ancora ancorato ad antichi stereotipi e soprattutto scissioni.

Concludo con una frase di Freud, a mio avviso molto rappresentativa delle dinamiche del desiderio sessuale e, spero di riprendere a breve questo complesso e sfaccettato argomento:
“L’uomo ama le donne che non desidera e desidera le donne che non ama!”

Data pubblicazione: 31 maggio 2012

20 commenti

#3
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Gentile dottoressa Randone,

mi permetto articolare un piccolo commento su quanto da Lei

#4
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
Credo che non abbia inserito il Sio pensiero per intero.
Provi a riscriverrlo.
Crdialmente.
VAleria Randone

#5
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Gentile dottoressa Randone,

mi permetto articolare un piccolo commento su quanto da Lei pubblicato ed avente per tema il desiderio sessuale, nonché l'orgasmo.
A mio modesto parere credo che gli uomini e le donne sono uguali. Differiscono unicamente per l'apparato genitale.
Evidentemente perché Nostro Signore e per un aspetto meramente meccanico a fatto sì che l'uomo si procreasse e/o ricavasse, mediante gli organi predetti, dei piaceri naturali.
Le cosiddette "crisi di coppia" sono all'ordine del giorno.
Fatte salve le cause di natura organica di cui Lei ha fatto, con estrema chiarezza, menzione, le crisi coniugali riconducibili ad un cattivo andamento della sessualità credo siano imputabili ad una sorta di "farmacoresistenza". La coppia è assuefatta da se stessa. I due corpi si conoscono a menadito, indi non arrecano nessuno stimolo a livello testosteronico, a livello di tutti i neurotrasmettitori presenti nei propri organismi.
L'uomo è per natura un essere tendenzialmente portato ad innamorarsi, e l'innamoramento è una dinamica psicologica che nasce sin dalla più tenera età.
In età adolescenziale ci si innamora della compagna/o di classe e/o di liceo e ci si può innnamorare della bella attrice/attore che rientra nel nostro immaginario ... si prende anche coscienza (per fortuna) di ciò che è raggiungibile e di ciò che resta una chimera!
Il bel soggetto può godere delle grazie del sesso opposto con maggiore facilità rispetto a quello fisicamente meno armonico da qui nascono le cc.dd. "crisi adolescenziali", le inadeguatezze, ma anche la presa di coscienza delle proprie caratteristiche fisiche e socio-economiche! presa di coscienza che ci trasporta verso ciò che è "possibile", verso ciò che è raggiungibile!
Il matrimonio non è altro che la conseguenza di una "euforia" della giovinezza (nella maggioranza delle circostanze...). I due soggetti si piacciono, si desiderano, si amano e vanno di sana pianta all'altare!
Questo è il "gioco" della vita... che purtroppo termina quando la predetta "euforia" inizia a lenirsi, ad andare in "soffitta!
Ed ecco arrivare a bella posta le disfunzioni sessuali: mancanza di desiderio, eiaculazione precoce, anorgasmia, difficoltà d'erezione, inappetenza sessuale e quant'altro.
E' ascrivibile alla fisiologia dell'uomo che, come s'innamora del soggetto di sesso opposto, allo stesso modo perde la volontà di restare innamorato della persona che ha accanto!
Un tempo le coppie erano legate dal bisogno, oggigiorno abbiamo l'istituto dell'avvocato matrimonialista che, come d'incanto, spunta su tutti i deschi familiari della società odierna! La società del grande fratello, la società caratterizzata da chi ha il sedere più bello, la società di chi chiede il finaziamento per ingrossarsi il seno, la società di chi fa debiti per modificare addirittura le misure del proprio pene. E questo è davvero indicibile, orripilante: la società in cui c'è chi ricorre ad interventi di chirurgia ortopedica per aumentare l'altezza del proprio corpo!
Aspetto inquietante è quello che le cosiddette bigotte e/o bigotti, scandalizzati dal cartellone pubblicitario raffigurante un sederino a bella posta ovvero una gamba slungata di buon grado, sono i primi ad accompagnare i propri figliuoli alle manifestazioni di bellezza, ai corsi (fittizi spesso...) di recitazione, al c.d. "casting" del grande fratello".
No, codesta è una società (e forse lo è sempre stata...)caratterizzata dalla mendacità, da un marcato istinto di sopraffazione e di conservazione: carica vitale che ci rende egositi, superbi, arrivisti e noncuranti del prossimo, ivi inclusa la nostra compagna/o !
Il matrimonio va in soffitta, idem la cultura sostituita, quest'ultima, dalla ricerca del bello... ottima quanto comoda scorciatoia per conquistarsi un "posto al sole" !
Ecco le cause del fallimento matrimoniale, e come è dato sapere dal numero, non proprio esiguo, di ruoli presenti presso il tribunale dei "divorzi"!
Faccio ammenda se salgo in cattedra, ma non condivido affatto la massima proferita dal magnifico luminare da Lei citata e la sostituirei con la quella del simpatico (a chi più, a chi meno...) Carlo Verdone che recita quanto segue:
L'amore è eterno finché dura!
La vita dell'uomo, e come recitava la frase di qualche filosofo dei tempi "andati", è sempre imperniata alla ricerca del "piacere"!
Le dinamiche psicologiche che intervengono allorquando il piacere viene a mancare, influiscono, ineccepibilmente, nel rapporto di coppia, con tutte le conseguenze del caso.
Facciamo i clinici e non scivoliamo in sofismi, in articolati simposi, che si traducono, inequivocabilmente, in un non-aiuto verso chi ha la certezza (a volte inconscia....) di non riuscire a dosare,a dominare adeguatamente, le proprie velleità, i propri limiti, i propri istinti, perversi più o meno!
Confido in una Sua giusta interpretazione in merito a quanto in narrativa esposto e La saluto con molta cordialità.



#6
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Dr.ssa Valeria Randone

La ringrazio per la sua replica, un ulteriore spunto di riflessione per chi legge.
Cordilmente

#7
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Gentile Dottoressa,
La ringrazio dell'attenzione riposta al mio commento (opinabile che sia...).
Aggiungerei le mie perfette espressioni di congratulazioni per i suoi componimenti. Componimenti dettati dall'alto sentire, dalla saggezza di chi scrive utilizzando le idee e non la "facondia" dei manuali!
Con molti riguardi, ho l'onore di dirmi Suo affezionatissimo lettore!

La saluto di bel nuovo con molta cordilità.
AA


#12
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Gentile dottoressa Randone,

vorrei approfittare del Suo spettabile "blog" per esternare il mio più vivo disappunto in merito alla sessualità maschile, della quale tanto si è argomentato ed è tema preponderante tra gli addetti al settore e tra i consociati in genere.
Tra i tanti autorevoli commenti formulati dai medici in merito alla problematica in esame, quello che più mi ha colpito, senza dubbio alcuno, è quello relativo alla risposta fornita dal gentile dott. Diego Pozza ad un utente "infastidito" dalla mancanza di virilità estetica, invero il dottore sopra citato gli risposto di buon grado:
"nelle società attuali ci si veste per coprire in genere i genitali e per motivi igienici legati alle zone genitali.
Quindi "il pacco" dovrebbe essere nascosto dai jeans o dagli indumenmti in genere.
se invece lei volesse far vedere qualcosa o far immaginare qualcosa di esistente sotto i jeans dovrebbe usare l'antico sistema dei fazzoletti (spesso utilizzato anche da alune donne per le mammelle ritenute piccole)".
Al "giovanotto" in questione, più che un consulto presso uno specialista, consiglierei un sano, quanto prolungato, corso di "buona educazione", ove trarre quelle più elementari norme educative che dovrebbero albergare in ognuno di noi, ovvero quel minimo etico ...! minimo etico, morale che dovrebbe garantire la pacifica convivenza, i buoni (più o meno...) rapporti tra gli individui!
Richiesta fatta dall'utente sunnominato a dir poco orripilante, aggiungerei "insinuante" e priva di fondamento clinico, privo di una sostanziale sofferenza psichica, ma che manifesta le raccapriccianti, bieche caratteristiche "esibizioniste" dell'istante!
E' avvilente...,addirittura il soggetto di cui si è fatta poc'anzi menzione, significava ai dottori/medici degli indirizzi ove si potesse prendere visione del suo "valore" estetico e rappresentato dalle "protuberanze" del basso ventre! (da esso medesimo definite, forse con non dissimulato orgoglio, pacco! espressione, codesta, che non viene adoperata più nemmeno dai tavernari di basso bordo...
Qui ci troviamo difronte ad un soggetto con un marcato "istinto di sopraffazione" e, soprattutto, con note di evidente infantilismo (mi giunga in aiuto la dottoressa Randone).
Egli vuole mostrare le proprie perti intime in guisa di un tatuaggio, (di cui sono vittima i giovani e meno giovani d'oggi).
Il tatuaggio, L'emblema, l'effigie non sono altro che le caratteristiche espressioni della involuzione dei popoli ricacciati verso lo stato della barbarie originaria: il malandrino ha l'orgoglio fanatico e sensuale del tatuaggio, come il negro del Borneo, come il cannibale del Katonga!
Egli, attraverso il simulacro, e che può essere rappresentato da vari "argomenti"..., sente più viva, più valida la bellezza del proprio corpo, si sente più fiero, più coraggioso e più imponente verso gli umili!
Al soggetto evidentemente glipiace giocare ... gli ingenera una sensazione di potere, una particolare coordinazione di mente ed abilità, capaci di procurargli piacere ed una soddisfazione senza pari!
Come tanti, e come è dato sapere dalla società odierna (caratterizzata da una dose indicibile di cotali soggetti) nella fase parossistica del loro "orgoglio" smisurato non accettano l'umiliazione di sottostare ad un codice comportamentale a confrontarsi con la morale altrui....!
...La mania che abbiamo noi uomini (e donne)...: di vivere solo per il gusto di vincere! ... come le guerre, non finiscono mai!
E poi, sempre con la questione delle dimensioni...!
Fatto salvo il caso la diagnosi di micro-pene, è' pacifico che per un maschio è meglio avere il pene più "visibile", ma compatibilmente ad altre caratteristiche!
Lo "spogliatioio" è la c.d. "prova del 9" ..., la visita di leva idem, il servizio militare di un tempo ancor di più..., ma dove sono tutti questi "uomini" con l'organo c.d. "super-dotato?
Bisogna morigerarsi, adeguarsi al quello che si è, e non a quello che si potrebbe essere! o che si vorrebbe essere!
Stesso discorso vale per il genere femminile! verso le quali la chirurgia estetica piomba come uno sciacallo.... a salvaguardia, unicamente, della vena egoistica, nonché sopraffatrice che alberga nell'animo umano!
E qui mi permetto fare richiamo a quanto mi son preso congedo di argomentare nel precedente commento.
Confidando in una Sua cortese interpretazione, la saluto con molta cordialità.
aa

#13
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Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Signore,
Sono lieta di ospitarla nel mio blog con le sue riflessioni e perplessita', ma non appartiene alle mie corde discutere del disagio degli utenti, che sia grave, medio grave, lieve, irrisorio o con scarsa rilevanza clinica.
Gli utenti, adoperano il servizio per parteciperci le loro sofferenze, malattie, perplessita' , dolori dell' anima e noi clinici, siamo qui' , con costanza e , soprattutto in assenza di giudizio, per ascoltarli ed indirizzarli.
Cordialmente.

#14
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Gentile dottoressa Randone,

preliminarmente, La ringrazio per aver accettato con lietezza l'ingresso nel suo c.d. "blog", ma devo, purtroppo, e con non dissimulato dispiacere, significarLe che Lei avrà male interpretato il mio intendimento.
Come, e con intelligenza clinica, ha evinto il dott. Diego Pozza, il soggetto non presenta alcuna patologia, nè andrologica nè di natura psichica!
Il dottore summenzionato ha indirizzato il soggetto in esame verso una terapia "efficace", invero mediante l'inserimento di un fazzoletto nei calzoni!
Chiara la lettura del medico, il quale ha, con ragionevolezza, "diagnosticato" un'istanza dal contenuto unicamente "insinuante", e non dettata da chi realmente soffre, più o meno!
L'utente ha strumentalizzato un sito deputato a raccogliere i patimenti, le doglianze di pazienti, ed istituzionalmente finalizzato come sito medico ed alle dottrine ad esso correlate, onde far bella mostra del proprio edonismo.
Egli avrà, lapalissianamente, scambiato un sito dal carattere scientifico, che tratta argomenti seri, nonchè delicati, per un sito pornografico!
Risulta ineccepibilmente un'offesa avverso coloro i quali davvero soffrono!
Nella fattispecie, verso i pazienti a cui è stata realmente diagnosticata una patologia invalidante, una deformazione, una menomazione fisica! e riconducibile, nel caso di specie, all'apparato genitale maschile!
E, Lei, con la risposta a me fornita,non fa altro che avallare il mito del super-uomo,del chi più fa rumore più fa bella figura!
Compito degli addetti ai lavori è quello di far capire alla gente che bisogna avere rispetto per gli altri, innanzitutto ...quel minimo di deferenza!
La volontà di essere i primi a tutti i costi,pena anche l'incolumità dei consociati, non ci porta da nessuna parte!
Non sono "lombrosiano", ma credo che ci sono oggi troppe persone che si "celano" dietro,da Lei definite: perplessità, onde fare il proprio comodo!
Confido nella liceità del contenuto e Le rinnovo cordiali saluti.
aa

#15
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Non entro nel merito della risposta del dr.Pozza, che non condivido, ma rispetto, le diagnosi sulle eventuali patologie andrologoche o psichiche, le facciamo nei nostri studi, non online.
Inoltre non credo abbia scambiato il sito per un sito pornografico, non e' stato offensivo, ne' osceno, altrimenti lo Staff lo avrebbe gia' arginato.
Come le dicevo, non appartiene al mio stile lavorativo, giudicare, valutare e chiaccherare di pazienti, utenti e colleghi.
Saluti.

#16
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Dr. Antonio Vita

Io credo che la sessualità maschile non sia eguagliabile né comparabile a quella femminile.
C’è un diverso modo mentale di approccio al rapporto sessuale tra il maschio e la femmina.
La sessualità maschile ha modi di esplicitarsi nella “mente” diversi da quelli della donna. E siccome, a mio modesto avviso, escluse eventuali malaugurate patologie, uno dei più potenti afrodisiaci che esistono è la FANTASIA, questa meravigliosa facoltà dello spirito della persona è diversa da maschio a femmina. Quindi condivido il tuo scritto, che ha messo in evidenza come nell’immaginario collettivo il rapporto sessuale sia in decremento per diversi motivi. Forse ciò è dovuto anche alla pornografia, imperante su tutto, che porta a svelare quello che invece nell’animo dell’uomo, e della donna, viene vissuto in una fase quasi onirica, tra conscio ed inconscio, e che va a costituire la spinta più imperiosa, più vigorosa, ma anche più audace ed impetuosa che porta ad un desiderio incolmabile e che sfocia nell’atto d’amore e nel rapporto sessuale. La separazione tra amore e desiderio è un mistero irrisolto.
In quanto a quello che è stato scritto dai tuoi ammiratori e sostenitori o dai tuoi detrattori non intervengo, perché tra fazzoletti e pacchi, mi pare più di trovarmi in una ingenua trasmissione televisiva come quella da me poco seguita, lontana un miglio da quello che tu hai espresso con la bravura che contraddistingue sempre i tuoi articoli.
Complimenti. Aspetto qualche intervento più psicologico per aggiungere qualche altro pensiero.
Grazie dell'ospitalità.
Cordialmente.

#17
Foto profilo Ex utente
Ex utente

salve vorrei uscire da 2 vizi,essendo spendo molti soldi in slot dei bar,e poi son anche single da anni e nei wikend sento il desiderio di andare a nait x sfogarmi xo poi mi rattristo molto,non capisco oggi faccio fatica avere contatti con altro sesso son timido mi kiedo se la mia vita e giusta grazie

#18
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Caro Antonio,
E' sempre un piacere leggerti ed ospitarti nel mio blog.
E' proprio vero quanto hai scritto, lo condivido a pieno.
Il desiderio sessuale ed il suo studio, necessita obbligatoriamente una visione antropologica, che come hai bene evidenziato nelle tue ossevazioni, passa dalla pornografia.
Di pacchi e dintorni, nemmeno io aggiungo nulla di piu'
Grazie delle osservazioni

#19
Foto profilo Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Gentile Utente,
Non so di quale vizi parla, ma questa non e' la sede adeguata per chiedere un consulto.
Scriva ancora nella sessione consulti, le risponderemo in tanti.
Cordialmente.

#20
Foto profilo Utente 411XXX
Utente 411XXX

Abbasso la sessualità, viva la matematica.

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