La circoncisione riduce davvero HIV e malattie sessuali?
Appena pubblicato su The Open AIDS Journal una interessante Review che fa il punto sul ruolo della circoncisione e della frenuloplastica maschile nella prevenzione dell'HIV e delle altre malattie sessualmente trasmissibili.
La circoncisione maschile (MC) ha dimostrato di essere protettiva nei confronti della trasmissione dell'HIV e ad oggi viene suggerita in alcune parti del mondo (soprattutto Africa sub-sahariana) come strumento di lotta contro l'epidemia.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che la MC essere considerata come una componente importante di prevenzione dell'HIV in contesti ad alta prevalenza.
Lo studio valuta pertanto la prova che dimostri come il prepuzio interno sia il portale principale d'ingresso per il virus HIV nei maschi.
I meccanismi proposti come spiegazione di questo atto dermochirurgico spaziano da
- fattori immunoistologici del prepuzio
- differenza di spessore dello strato di cheratina
- densità delle cellule bersaglio per l'HIV tra prepuzio interno ed esterno
- meccanismi fisiologici che seguono la circoncisione maschile
Sembrerebbe difatti che la circoncisione sia in grado da un lato di eliminare la porzione di prepuzio interno più suscettibile all'ingresso del virus e da un lato di rendere più spessa la semimucosa restante, in modo tale da rendere più difficoltoso l'ingresso del virus HIV e di altri microrgamismi all'interno della membrana epiteliale.
Non solo: a seguito dellla circoncisione, sembrerebbe ridursi il numero di alcune cellule "ospiti" della cute come le Cellule di Langherans ed i Linfociti T, che per elezione rappresentano il bersaglio migliore per il Virus HIV
(a) pene in fase flaccida (b) pene in erezione
Sembrerebbe inoltre che un altra pratica meno demolitiva, come la Frenuloplastica potrebbe essere di aiuto alla riduzione delle malattie sessualmente trasmsissibili, in quanto proprio l'area del frenulo è fra tutte le zone quella a maggior rischio traumatismo.
Ovviamente da Dermochirurgo che si occupa di dermochirurgia genitale, mi trovo in perfetto accordo con i consigli dettati dall'OMS circa la valutazione di questa pratica in aree endemiche per HIV e non certo per tutti e ravviso inoltre che la stessa pratica dovrebbe essere ben performata per evitare infezioni che possono causare ritardi nella cicatrizzazione e rendere pertanto non solo vano il tentativo di arginare l'HIV ma addirittura aumentarne l'esposizione.
Esistono tuttavia altre pratiche meno invasive che possono aiutare a rinforarzare la mucosa genitale, le quali sono solitamente non chirurgiche e si connettono alla frenuloplastica.
Ancora ad oggi però nei paesi occidentali e non solo, il profilattico rimane l'arma vincente da non dimenticare mai!
Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25317221