Infertilità idiopatica

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

L' infertilità idiopatica è una delle forme più frequenti di infertilità maschile, non dà segni clinici al di furi di alterazioni spermiografiche, e attualmente, contrariamente ad un recente passato, sono finalmente disponibili terapie.

Definizione

Per infertilità idiopatica si intende una alterazione della fertilità maschile caratterizzata da modificazione di motilità e/o morfologia e/o concentrazione in assenza di altre anomalie spermiografiche (es. volume, viscosità) e cliniche rilevate con l’ esame obbiettivo ed i comuni esami di laboratorio (profili ormonali, ecodoppler scrotale, esami cromosomici).

Frequenza

Questa patologia si riscontra nel 30%-40% dei maschi infertili e sembra essere in aumento.

Una patologia subdola

La caratteristica più antipatica di questa patologia è che può accompagnare qualsiasi altra forma di infertilità maschile, tale per cui la terapia pur corretta, delle altre forme di infertilità maschile (es. varicocele, ipogonadismo ipogonadotropo,  infertilità flogistica) può non riuscire o risuscire solo parzialmente.

Etiologia

Non si sa esattamente quale sia la causa: inquinamento ambientale, fattori razziali, fattori genetici ed alterazioni di sviluppo sono state di volta in volta indicate come le possibili cause. Di sicuro questa popolazione non è omogenea, ma è costituita da almeno due sottopopolazioni, e le alterazioni seminali avvengono per almeno tre meccanismi: alterata maturazione spermatica, incremento di radicali liberi dell’ ossigeno, alterata respirazione degli spermatozoi.

Terapia

La terapia sta uscendo dalla fasi di empirismo e qualche buon risultato si ottiene con carnitine.

Data pubblicazione: 01 giugno 2010