Laser

Buongiorno,

Se si interviene con il Laser su un occhio già sottoposto a cheratoplastica riuscire a vederci bene a occhio nudo può essere un traguardo raggiungibile?

E' molto rischioso intervenire con il Laser dopo una cheratoplastica?
(Nel senso che una cornea trapiantata avrebbe tolleranza e capacità di recupero per tagli, abrasioni, bruciature, eccetera... ben inferiori rispetto a quelle di una cornea normale...)
E inoltre l'esito dell'intervento sarebbe difficilmente prevedibile anche per l'entità e irregolarità delle aberrazioni?

Grazie per la disponibilità
Dr. Giordano Fanton Oculista 31 2
Carissimo,
non è infrequente intervenire con una fotocheratectomia su esiti di trapianto di cornea al fine di ridurre e/o annullare difetti refrattivi anche elevati (astigmatismo irregolare, miopia...)
Dalla sua domanda sembra che la chirurgia refrattiva "bruci, tagliuzzi e torturi senza pietà il tessuto".
Assolutamente no. L'odierna tecnologia Flying spots non induce sostanzialmente sbalzi termici di rilievo sul tessuto ed è decisamente sicura.
La fotocheratectomia va eseguita a distanza di qualche mese dalla rimozione dei punti corneali e va fatta precedere da una attenta analisi strumentale (topografia corneale, microscopia endoteliale, pachimetria, OCT della camera anteriore, biometria, refrazione in normoplegia e cicloplegia, aberrometria e esame del fundus in midriasi con attenta valutazione della periferia retinica).
La mia esperienza è che, con una buona valutazione del quadro anatomofunzionale e una severa selezione del paziente, la chirurgia fotorefrattiva può dare ottimi risultati).
E poi la sua domanda sulle aberrazioni...
L'aberrometria oggi è considerata un'arma a disposizione dell'oculista e non più un nemico infido.
Proprio sull'analisi aberrometrica si fonda il concetto di trattamento customizzato.
Chieda al suo oculista di fiducia maggiori delucidazioni e si faccia consigliare.
Stia bene

Dr. Giordano Fanton
Medico Chirurgo - Specialista in Oculistica
Fellow European Board of Ophthalmology

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La ringrazio molto dottore,
Quindi anche dopo una cheratoplastica non è impossibile "buttare gli occhiali e le lenti" grazie al Laser? (Chiaramente in presenza di difetti non elevatissmi)
E quindi da quello che ho capito sono validi più o meno gli stessi criteri che valgono per gli occhi normali.
Mi sbaglio?
La ringrazio ancora
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.2k 578
mi permetto aggiungere che in regione lombardia tale metodica è a carico SSN

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

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Grazie anche a lei Dr. Marino
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Grazie anche a lei Dr.Marino per il suo chiarimento
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Dr. Giordano Fanton Oculista 31 2
I criteri di eligibilità sono praticamente gli stessi anche se, evidentemente, i range di normalità possono cambiare anche di molto.

Ricordi questo motivo (l'originale è in lingua francese...):
"Negli interventi di chirurgia refrattiva il risultato atteso dipende all'80% dagli esami di inguadramento e dalla elezione del paziente e solo per il 20% dall'atto chirurgico in se stesso. A buon intenditor..."

Mi stia bene
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Buongiorno,

In poche parole allora i criteri fondamentali di eleggibilità sarebbero questi
1) Un occhio esente da altre patologie
2) Un astigmatismo fino alle 6-7 diottrie (alcuni Laser con particolari tecniche correggono anche astigmatismi di questa entità), e una miopia fino alle 8-9 diottrie
3) Una cornea ormai ben stabilizzata, con spessore adeguato, con un buon bagaglio endoteliale, e con una cicatrice non troppo esuberante (so che anche questo può indurre forti astigmatismi)

Magari mi corregga lei se mi sbaglio o se ci sono altre cose da aggiungere
La ringrazio ancora di tutto
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.2k 578
a mio parere dovremmo vedere pachimetria e topografia corneale
con orbscan o pentacam
poi si progetta l'eventuale trattamento
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La ringrazio ancora molto dottore,
Allora la cosa migliore è una cornea con un buon spessore, e un difetto non eccessivamente alto
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buonasera gent.mi dottori,
Vi prego di perdonarmi se vi disturbo di nuovo, ma non mi è ben chiaro se alla fine gli operabili sono la maggior parte delle persone oppure soltanto una minoranza. Ogni caso sarà da valutare a sè, ma in generale è una cosa fattibile o i requisiti sono difficili? Spero in un vostro ulteriore chiarimento e scusatemi ancora. Saluti
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Dr. Giordano Fanton Oculista 31 2
La domanda purtroppo nn ha una risposta.
Le faccio un esempio.
Molti, sciando, cadono e possono fratturarsi qualcosa. E' giusto secondo lei se affermassi che sciare, nella maggior parte dei casi, provoca fratture?
Mai generalizzare. I discorsi di probabilità e percentuale in medicina sono sempre da evitare. Ci sono le linee guida proprio per standardizzare i trattamenti e renderli più sicuri. Il suo caso merita di essere valutato singolarmente come tutti gli altri.

Generalizzando (e quindi essendo molto impreciso) le posso comunque dire che spesso è possibile intervenire in sicurezza.

Buona serata
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