Gli antidepressivi possono causare al feto, pertanto la mia domanda è
Gentili dottori
Sono una donna di 35 anni, da circa 7 anni curo uno stato di depressione associato ad ansia con 1 compressa di Edronax da 4 mg una volta al giorno e lo xanax 0.25 mg al bisogno. Vorrei, anche se tra mille preoccupazioni, avere un bambino, sono a conoscenza dei danni che gli antidepressivi possono causare al feto, pertanto la mia domanda è: devo rinunciare ad avere un figlio o esistono delle valide alternative? Premetto che ho provato diverse volte a sospendere il trattamento in modo graduale, con scarsi risultati dato che gli stati d’animo negativi si sono ripresentati.
Ringrazio per la disponibilità e la cortesia
Sono una donna di 35 anni, da circa 7 anni curo uno stato di depressione associato ad ansia con 1 compressa di Edronax da 4 mg una volta al giorno e lo xanax 0.25 mg al bisogno. Vorrei, anche se tra mille preoccupazioni, avere un bambino, sono a conoscenza dei danni che gli antidepressivi possono causare al feto, pertanto la mia domanda è: devo rinunciare ad avere un figlio o esistono delle valide alternative? Premetto che ho provato diverse volte a sospendere il trattamento in modo graduale, con scarsi risultati dato che gli stati d’animo negativi si sono ripresentati.
Ringrazio per la disponibilità e la cortesia
[#1]
Gentile signora,
per quanto riguarda l'uso di Edronax in gravidanza, non ci sono studi controllati sugli esseri umani che correlino danni al feto con l'uso del farmaco. Dunque l'uso di reboxetina (principio attivo dell' Edronax) NON E' generalmente RACCOMANDATO per l'uso in gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre. Ci sono invece altre classi di farmaci, che possono essere usati in gravidanza e appartengono alla famiglia degli SSRI (per intenderci Zoloft, Elopram, ecc) che non sembrerebbero incidere , secondo recentissimi indagini svolte negli Stati Uniti e in Canada, in maniera considerevole sullo sviluppo del feto, considerando il rischio assoluto di difetti alla nascita poco superiore rispetto ai controlli (rischio di malformazioni in donne che assumevano SSRI al di sotto dell' 1%)
Tra l'altro, i miti ed i racconti connessi con umore e gravidanza sono numerosi. La comune credenza che la gravidanza protegga le donne dalla depressione, secondo alcuni ricercatori statunitensi è falsa. Infatti in un recente studio, dello stesso gruppo di ricercatori, il 43% delle donne che avevano diminuito le cure,ha avuto delle ricadute della malattia durante la gravidanza.
Un quarto delle donne che aveva continuato a prendere la stessa quantità di farmaci antidepressivi ha visto riacutizzarsi la malattia durante la gravidanza.
Rispetto alle donne che hanno continuato a prendere la stessa terapia, le donne che hanno sospeso la cura hanno avuto ricadute molto più frequenti.
In generale, le donne che precedentemente avevano attraversato periodi di depressione più lunghi e più frequenti avevano un elevato rischio di ricaduta durante la gravidanza.
Decidere se continuare le cure farmacologiche o meno, si dimostra spesso una decisione difficile per le donne gravide perché alcuni di questi farmaci sono stati associati con alcuni problemi.
Bisogna anche prendere in considerazione quelli che possono essere gli effetti sul nascituro di una madre depressa: basso peso alla nascita, legame alterato con il bambino, ecc)
Dunque in definitiva la decisione deve essere presa in comune accordo con lo psichiatra che la cura, la quale dovrà monitorarla attentamente durante tutto il periodo della gravidanza per poter ottenere risultati buoni con il minimo dosaggio di farmaci e conseguentemente minimo rischio per il feto.
Per quanto riguarda la benzodiazepine, sarebbe consigliabile evitare il loro uso, soprattutto durante il primo trimestre. Se proprio non si può evitare, andrebbero scelte delle benzodiazepine con un' emivita breve, cioè che "restino" nel sangue per poco tempo, in modo da esporre il feto al farmaco per il minor tempo possibile.
Auguri per la sua gravidanza
Cordiali saluti
dott. Vincenzo Menniti
per quanto riguarda l'uso di Edronax in gravidanza, non ci sono studi controllati sugli esseri umani che correlino danni al feto con l'uso del farmaco. Dunque l'uso di reboxetina (principio attivo dell' Edronax) NON E' generalmente RACCOMANDATO per l'uso in gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre. Ci sono invece altre classi di farmaci, che possono essere usati in gravidanza e appartengono alla famiglia degli SSRI (per intenderci Zoloft, Elopram, ecc) che non sembrerebbero incidere , secondo recentissimi indagini svolte negli Stati Uniti e in Canada, in maniera considerevole sullo sviluppo del feto, considerando il rischio assoluto di difetti alla nascita poco superiore rispetto ai controlli (rischio di malformazioni in donne che assumevano SSRI al di sotto dell' 1%)
Tra l'altro, i miti ed i racconti connessi con umore e gravidanza sono numerosi. La comune credenza che la gravidanza protegga le donne dalla depressione, secondo alcuni ricercatori statunitensi è falsa. Infatti in un recente studio, dello stesso gruppo di ricercatori, il 43% delle donne che avevano diminuito le cure,ha avuto delle ricadute della malattia durante la gravidanza.
Un quarto delle donne che aveva continuato a prendere la stessa quantità di farmaci antidepressivi ha visto riacutizzarsi la malattia durante la gravidanza.
Rispetto alle donne che hanno continuato a prendere la stessa terapia, le donne che hanno sospeso la cura hanno avuto ricadute molto più frequenti.
In generale, le donne che precedentemente avevano attraversato periodi di depressione più lunghi e più frequenti avevano un elevato rischio di ricaduta durante la gravidanza.
Decidere se continuare le cure farmacologiche o meno, si dimostra spesso una decisione difficile per le donne gravide perché alcuni di questi farmaci sono stati associati con alcuni problemi.
Bisogna anche prendere in considerazione quelli che possono essere gli effetti sul nascituro di una madre depressa: basso peso alla nascita, legame alterato con il bambino, ecc)
Dunque in definitiva la decisione deve essere presa in comune accordo con lo psichiatra che la cura, la quale dovrà monitorarla attentamente durante tutto il periodo della gravidanza per poter ottenere risultati buoni con il minimo dosaggio di farmaci e conseguentemente minimo rischio per il feto.
Per quanto riguarda la benzodiazepine, sarebbe consigliabile evitare il loro uso, soprattutto durante il primo trimestre. Se proprio non si può evitare, andrebbero scelte delle benzodiazepine con un' emivita breve, cioè che "restino" nel sangue per poco tempo, in modo da esporre il feto al farmaco per il minor tempo possibile.
Auguri per la sua gravidanza
Cordiali saluti
dott. Vincenzo Menniti
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Psicoterapeuta, Psichiatra
gentile signora, le invio il link ad un breve articolo che ho scritto a proposito della questione antidepressivi - gravidanza, nel quale credo possa trovare qualche utile indicazione.
cordiali saluti ed i migliori auguri
francesco giubbolini, siena
il link:
http://vitadicoppia.blogosfere.it/2007/05/depressione-farmaci-antidepressivi-e-gravidanza.html
cordiali saluti ed i migliori auguri
francesco giubbolini, siena
il link:
http://vitadicoppia.blogosfere.it/2007/05/depressione-farmaci-antidepressivi-e-gravidanza.html
[#3]
Gentile utente,
ferme restando le precedenti indicazioni dei colleghi, aggiungo che la sua situazione personale andrebbe discussa anche tra lei, il suo ginecologo e il suo psichiatra.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
ferme restando le precedenti indicazioni dei colleghi, aggiungo che la sua situazione personale andrebbe discussa anche tra lei, il suo ginecologo e il suo psichiatra.
Cordialmente.
Stefano Garbolino
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 23.6k visite dal 12/07/2007.
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