Rantolo in espirazione
Salve,
sono un uomo di 33 anni, in forte sovrappeso (117 chili per 186 cm di altezza).
Da aprile soffro di un fenomeno che per lo piu' e' un fastidio, che pero' ha destato in me preoccupazione.
Soffro di reflusso gastroesofageo con interessamento della laringe (Nel 2014 avevo effettuato una gastroscopia, che aveva evidenziato una ernia iatale e sintomi del reflusso gastroesofageo).
Quando tossisco, o espiro con forza, avverto un rantolio pronunciato provenire dalla laringe o subito al di sotto di essa. Quando e' presente muco, il rantolio pare ridursi, quasi assente, ma dopo dei colpi di tosse volontari, che rimuovono il muco, il rantolio torna come sempre. Se ho mal di gola oppure ho "preso fresco", tale rantolio appare piu' facilmente (non serve espirare con molta forza). Se pero'tocco con il mento il petto, piegando la testa in avanti, ed espiro, il rantolio scompare del tutto. Mi sono state fatte due RX, una TAC con mezzo iodato e una broncoscopia, tutte con esito negativo. Anche la spirometria e' risultata normale, cosi' come la coltura dello sputum.
Mi viene spesso di sentirmi senza aria, come in affanno. L'uso di broncodilatatori migliora il quadro, ma non modifica il rantolio.
Inoltre, dopo aver tossito, la voce mi si abbassa di parecchio, per poi tornare ai livelli normali dopo qualche minuto.
Ho spesso la sensazione di dover tossire, come per rimuovere del catarro, che non c'e'.
Ho effettuato, dunque, una visita dall'otorino, il quale non ha potuto individuare nulla di anormale, se non un rossore diffuso.
Sono in cura, adesso, con pantoprazolo 40/die , e dal 2015 uso ogni giorno inibitori di pompa.
Qualche idea?
sono un uomo di 33 anni, in forte sovrappeso (117 chili per 186 cm di altezza).
Da aprile soffro di un fenomeno che per lo piu' e' un fastidio, che pero' ha destato in me preoccupazione.
Soffro di reflusso gastroesofageo con interessamento della laringe (Nel 2014 avevo effettuato una gastroscopia, che aveva evidenziato una ernia iatale e sintomi del reflusso gastroesofageo).
Quando tossisco, o espiro con forza, avverto un rantolio pronunciato provenire dalla laringe o subito al di sotto di essa. Quando e' presente muco, il rantolio pare ridursi, quasi assente, ma dopo dei colpi di tosse volontari, che rimuovono il muco, il rantolio torna come sempre. Se ho mal di gola oppure ho "preso fresco", tale rantolio appare piu' facilmente (non serve espirare con molta forza). Se pero'tocco con il mento il petto, piegando la testa in avanti, ed espiro, il rantolio scompare del tutto. Mi sono state fatte due RX, una TAC con mezzo iodato e una broncoscopia, tutte con esito negativo. Anche la spirometria e' risultata normale, cosi' come la coltura dello sputum.
Mi viene spesso di sentirmi senza aria, come in affanno. L'uso di broncodilatatori migliora il quadro, ma non modifica il rantolio.
Inoltre, dopo aver tossito, la voce mi si abbassa di parecchio, per poi tornare ai livelli normali dopo qualche minuto.
Ho spesso la sensazione di dover tossire, come per rimuovere del catarro, che non c'e'.
Ho effettuato, dunque, una visita dall'otorino, il quale non ha potuto individuare nulla di anormale, se non un rossore diffuso.
Sono in cura, adesso, con pantoprazolo 40/die , e dal 2015 uso ogni giorno inibitori di pompa.
Qualche idea?
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Credo che cio' che riferisce sia proprio dovuto al reflusso. Giustamente la cura si basa sull'utilizzo di inibitori di pompa: forse, nel suo caso, andrebbe per un periodo aumentato il dosaggio. importante, inoltre, è che il farmaco sia l'originale e non il generico. Integrerei la cura con un integratore in bustine a base di melatonina e bicarbonato, oltre ad un aerosolterapia a base di ac. ialuronico. Dovrebbe, inoltre incominciare a perdere peso.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.4k visite dal 16/10/2017.
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